mercoledì 21 novembre 2012

Profughi, la Valgobbia fa scuola

Tutto è iniziato dopo l´estate del 2011, quando nel Bresciano sono arrivati 120 profughi (non libici) in fuga dalla Libia in guerra. E a settembre la cooperativa «Il Mosaico», con l´appoggio del Comune di Lumezzane ha deciso di offrire sostegno a un primo gruppo di 5 richiedenti asilo politico (tutti del Mali) inserendoli nel progetto «Accoglienza diffusa». L´intento della coop era quello di garantire a questi giovani (tutti con un´età compresa tra i 20 e i 30 anni) un´abitazione dignitosa; ma anche assistenza legale per potersi muovere nella complessa burocrazia italiana, corsi di alfabetizzazione e un mediatore linguistico per rendere meno complessa l´integrazione.
Nel frattempo la coop si è presa in carico anche altri 5 profughi del Niger smistati direttamente dalla Questura e sistemati nell´albergo lumezzane «Da Ugo». Nella primavera di quest´anno la Commissione territoriale ha rifiutato la loro richiesta di asilo politico, e in attesa del ricorso Il Mosaico è riuscito a studiare per tutti un percorso in collaborazione con il Comune. Di che si tratta? I quattro rifugiati del Mali (uno nel frattempo ha trovato un´altra strada) hanno lavorato gratis per sei mesi, quattro mattine alla settimana, effettuando manutenzioni, pulizie e verniciature. E questo progetto è stato attivato su lavori che l´amministrazione non avrebbe comunque potuto appaltare ad altre realtà.
Per il municipio non è stato possibile seguire anche gli altri «ospiti» del Mosaico, quindi i tre del Niger (due nel frattempo sono riusciti a ottenere il permesso di soggiorno) sono stati impiegati dalla cooperativa per fare piccoli lavori e traslochi. E a oggi sono in attesa del rilascio del permesso di soggiorno e del titolo di viaggio per ritirare la carta d´identità italiana, ma poi che faranno? I soldi sono finiti e dal 31 dicembre, quando scadrà lo stato d´emergenza, i rifugiati dovranno lasciare gli appartamenti messi a disposizione. Ovviamente la coop non ha nessuna intenzione di lasciarli senza casa in pieno inverno, e tutte le realtà coinvolte nel progetto si stanno attivano per tamponare la falla. bresciaoggi  Marco Ben

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