giovedì 15 novembre 2012

I Cittadini del Gobbia: «Realtà insostenibile»

Lo stato di salute (pessimo) del torrente Gobbia non interessa solo i lumezzanesi. Anche a valle del corso, a Sarezzo, fanno i conti col problema, e nei giorni scorsi, la sala civica «I Magli» ha ospitato un incontro organizzato dall´associazione «Cittadini del Gobbia» (di Sarezzo, appunto) per discutere di alcuni temi riguardanti il quartiere ma non solo.
Il direttivo ha aggiornato in effetti i presenti in merito alla situazione del corso d´acqua e sulla viabilità di via Turati. «Non ci sono piaciute le dichiarazioni di Eleonora Gozio durante l´assemblea pubblica tenutasi a Villa Carcina - ha ricordato il segretario Giovanni Donini -. La relatrice si è detta poco fiduciosa in merito a un miglioramento della qualità delle acque del fiume, ma crediamo che l´Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente abbia comunque il compito di continuare a monitorare il corso dell´acqua incentivando le operazioni investigative».
Durante lo stesso incontro, il consigliere Giuseppe Bossini, che vive a pochi passi dal fiume, ha sottolineato che ormai la situazione è insostenibile: «Le cose non cambiano e si continuano a sentire le solite frasi fatte - osserva Bossini -. Le autorità dovrebbero controllare quali sono le aziende che utilizzano gli agenti inquinanti trovati nel fiume, e verificare il corretto smaltimento dei prodotti utilizzati all´interno dell´impianto produttivo».
Effettivamente, in questo periodo di crisi il pericolo aumenta ulteriormente per effetto della tendenza a «risparmiare» sui costi di smaltimento corretto dei reflui, e si teme che gli sversamenti siano in aumento a causa dei piccoli insediamenti industriali che cercano di tagliare qualche euro chiudendo un occhi (e forse tutti e due) nei confronti dell´ambiente.
Anche per quanto riguarda la situazione di via Turati, la strada che attraversa il piccolo quartiere parallela alla provinciale 345, i problemi non sono di certo nuovi. A causa dell´assenza di marciapiede e della presenza di traffico pesante determinato da due imprese di autotrasporti che hanno sede nelle vicinanze, in passato il limite di velocità era stato ridotto a 40 chilometri all´ora, ma i cittadini vorrebbero che venisse ulteriormente diminuito alla quota di 30 chilometri orari. Sono stati richiesti all´amministrazione comunale alcuni interventi: l´installazione di alcuni dissuasori (dossi o colonnine speed check) e l´aumento dei controlli da parte della polizia locale. L´associazione, ricordiamolo, esiste dal 2010 ed è attiva sul territorio con l´aiuto di alcuni volontari. «Ci occupiamo della manutenzione della gestione del parco Donatori di Sangue - spiega Donini - inoltre, annualmente organizziamo la pulizia straordinaria della pista ciclopedonale che passa per via Antononi, il prossimo intervento è in programma per il 17 novembre».- bresciaoggi- marco ben. 15/11/12

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