giovedì 15 novembre 2012

I sindaci lanciano l´allarme: «Questa valle è allo sbando»

Tanti «slogan», ma privi di contenuto. E, ancor meno, di quell´efficiente corrispettivo pratico a sostegno del territorio invece tanto millantato a parole. È un autentico «grido d´allarme» quello sollevato dai sindaci valtrumplini di sponda Pd, secondo cui la leadership del centrodestra - «o meglio, l´assenza di una leadership» - a conti fatti si sarebbe trasformata in una gestione totalmente fallimentare, che giorno dopo giorno, sta affossando sempre più l´intera area valligiana.
Questo, in sintesi, il succo dell´emblematica conferenza «Valtrompia allo sbando», svoltasi ieri pomeriggio nella sede provinciale Pd di via Risorgimento e partecipata da alcuni sindaci (tra gli altri, quelli di Sarezzo, Gardone, Concesio e Bovezzo), oltre che dal segretario provinciale Pietro Bisinella e dal coordinatore di zona Valtrompia, Emiliano Gallina. «Lanciamo questo allarme perché tutta la valle sta perdendo terreno ormai da troppo tempo - ha premesso lo stesso Gallina -. E lo sta perdendo soprattutto a causa di una politica che l´ha lasciata sola». Fin troppo evidente la pungolata alla classe dirigente di centrodestra, rea di aver bucato alcuni «appuntamenti» cruciali con il territorio. Quattro, in particolare, quelli più clamorosi: ovvero l´annoso problema della viabilità, il caso depuratore, la nuova distribuzione dei bacini estrattivi Ate e, dulcis in fundo, il deperimento dell´ospedale di Gardone.
A passare in rassegna con ordine il novero delle criticità innescate dalla concorrenza di opposta fazione, facendosi portavoce dei colleghi area Pd, è stato il primo cittadino di Sarezzo Massimo Otelli. La sua è un´analisi lucida, asciutta e tranchant. Capitolo traffico: «È da quarant´anni che aspettiamo una viabilità alternativa, molte aziende storiche sono emigrate e il lavoro è calato anche per questo motivo - sostiene -. L´autostrada che non arriva? Uno schiaffo a tutta la Valtrompia». E se quella di poter disporre di un nuovo depuratore adeguato all´area è «un´illusione, ammortizzata con lo specchietto per le allodole dell´impianto di Verziano», la neo-distribuzione degli Ate triumplini (per metà annessi alle zone della Valcamonica, per l´altra metà alla Valsabbia) secondo l´opinione di Otelli si qualifica come una «presa di posizione completamente dissennata, dove è mancato un governo politico incisivo».
Quanto alla parentesi relativa alla Comunità Montana, la delegazione di sindaci - rimarcandone unanime l´importante funzione sullo scacchiere territoriale - auspicherebbe però maggiore partecipazione alle scelte dell´ente. Di nuovo ferri corti, invece, quando si parla dell´ospedale. «Gli hanno levato il respiro lentamente, ma in maniera inesorabile», attacca Otelli. «La nostra struttura ospedaliera è un centro di vitale importanza per l´intera Valtrompia - gli ha fatto eco Michele Gussago, sindaco di Gardone -. Col governo Bossi-Berlusconi avevano promesso 7 milioni: sono servite 7mila firme per averne uno e mezzo e tappare il buco del pronto soccorso. Evidentemente si muovono solo quando si fa la voce grossa». bresciaoggi - Elia Z. 15/11/12

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