Decisamente il volontariato
lumezzanese non smette mai di stupire. Nei giorni scorsi ha infatti
preso vita la nuova sfida dell´associazione «Emmaus», un gruppo che
opera in Valgobbia nell´ambito del disagio mentale e sociale che ha
deciso di riaprire il bar
«Caffè 2000» di Valle per utilizzarlo anche come strumento di riscatto e
inserimento.
Normalmente le attività svolte dai volontari si basano sull´incontro
quotidiano con persone che non sanno a chi rivolgersi per essere
aiutate. E recentemente, Emmaus - che opera dal 2010 con fondi propri -
ha ottenuto un finanziamento di 15 mila euro dalla
Fondazione della Comunità bresciana. L´intento del gruppo è quello di
promuovere la persona nella sua interezza, senza lasciarla sola nemmeno
nel disagio psichico. Per esempio promuovendo percorsi complementari
integrati a quelli già esistenti, e favorendo
il benessere psicofisico del malato garantendo un importante sostegno
alle famiglie.
Infine, il sodalizio vuole sviluppare una sensibilità e una rete sociale
sul territorio attorno al tema del disagio psichico, ma anche
accompagnare nell´inserimento le persone con problemi di dipendenza
(alcolisti e tossicodipendenti).
E il locale riaperto? L´operazione è pensata anche per recuperare
risorse economiche, e intanto il direttivo ha voluto coinvolgere nella
gestione tre giovani disoccupati che avranno il compito di animare
l´esercizio pubblico, aperto dalle 5.30 alle 20 da lunedì
a sabato.
«A oggi non abbiamo la possibilità di farlo funzionare attraverso i
volontari - spiega la presidente Annarita Zani -; abbiamo quindi voluto
sottolineare il nostro impegno nel sociale creando anche nuovi posti di
lavoro. In futuro l´intenzione è quella di coinvolgere
i nostri utenti nella gestione del bar per tenerli impegnati qualche
ora al giorno. Il locale sarà poi un punto di ritrovo nel quale creare
momenti di svago e integrazione».
A sostegno dei percorsi già attivati, da gennaio utenti, volontari e
operatori verranno coinvolti con corsi in piscina e laboratori
artistici, bionergetici e di musicoterapia. Bresciaoggi 18/11/12 Marco Ben.
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