venerdì 23 novembre 2012

Assistenza scolastica: il conto alla Provincia lo porta il Comune

È tornato all´ordine del giorno nel Consiglio comunale di Lumezzane il finanziamento della Provincia per l´assistenza e il trasporto scolastico degli studenti che frequentano il triennio delle superiori. L´argomento scottante è stato ripreso da un´interpellanza proposta dal consigliere della lista Civica per Lumezzane Marco Ghidini che ha chiesto dettagli sul caso specifico valgobbino e sulle ultime notizie arrivate proprio su questo tema.
Il 24 settembre scorso, infatti, è stata depositata la sentenza con cui il Tar di Brescia ha accolto il ricorso della Loggia e di altri enti della Franciacorta che avevano messo alla sbarra la Provincia per farsi rimborsare i loro pagamenti e la cui competenza sarebbe proprio di palazzo Broletto. 
Su questo punto Lumezzane, parte in causa, aveva preferito non ricorrere in attesa che si fossero stabiliti i ruoli, ma aveva spedito una lettera alla Provincia per chiedere i rimborsi di quattro anni sostenuti proprio da via Monsuello. Nel caso valgobbino, infatti, sono stati spesi 51 mila euro nel 2009-10, 72 mila l´anno successivo, 63 mila nel 2011-12 e altri 72 mila euro sono previsti per quest´anno scolastico per otto studenti. In tutto, quasi 260 mila euro che Lumezzane ha chiesto di vedersi ripagati. Ma a spiegare nei dettagli l´intricata vicenda giuridica ci hanno pensato l´assessore ai Servizi sociali Fausto Pasotti e il vicesindaco, nonché consigliere e presidente della commissione istruzione a Palazzo Broletto, Lucio Facchinetti. 
In sostanza, c´è un rimpallo di competenze tra Regione, Provincia e Comuni in cui gli ultimi dovrebbero gestire la «patata bollente» dell´assistenza agli studenti visto che sul capitolo trasporto piazza Paolo VI avrebbe sostenuto l´onere. «Questa situazione risale alle amministrazioni precedenti - ha commentato Pasotti - e noi per primi abbiamo sollevato il problema». 
In ogni caso, il servizio non si è mai fermato, ma c´è attesa per la prossima primavera quando il Consiglio di stato, a cui si è appellata la Provincia, si esprimerà. F.Z.  Bresciaoggi

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