lunedì 29 dicembre 2014

Ora è ufficiale: l'auto medica trasloca

Adesso è ufficiale: l'automedica è pronta a traslocare. Presto lascerà la Valgobbia e prenderà «casa» a Gardone, all'interno dell'ospedale.
Dopo le polemiche e gli appelli, le ventilate soluzioni e i tavoli tecnici, è stato il sindaco Matteo Zani, durante l'ultimo Consiglio comunale, a rendere di dominio pubblico il cambio di rotta deciso dal 118 regionale, che a Lumezzane, in dotazione alla Croce Bianca, lascerà un'auto con a bordo un solo infermiere.
LO SPOSTAMENTO della medicalizzata fa parte della riforma varata da Areu 118, l'azienda regionale per i soccorsi che sta cambiando la dislocazione dei mezzi e le zone di competenza per le emergenze sul territorio.
In pratica, l'automedica concessa e parcheggiata nella sede della Croce Bianca fino al 31 dicembre, e quindi ancora per una manciata di giorni, sarà spostata all'ospedale di Gardone e dotata di un medico e di un infermiere in arrivo da Brozzo di Marcheno.
Lumezzane dovrà accontentarsi di un'auto con a bordo un infermiere. Un bel passo indietro dal punto di vista della qualità del primo soccorso, lamentano associazioni e volontari.
Anche perché la nuova auto finanziata dalla Regione sarà ferma solo a inizio e fine turno, è vero, ma dovrà spostarsi non solo per coprire le emergenze in codice rosso.
Per parlare di quanto sta per accadere, martedì scorso il primo cittadino di Lumezzane ha incontrato il direttore regionale di Areu Alberto Zoli e quello provinciale Claudio Mare. Sul tavolo, in teoria, pro e contro.
«In realtà è stata solo una comunicazione - ha detto il sindaco in Consiglio -. Io non ho competenza, anche se non ho mai condiviso la decisione di spostare l'automedica, tra l'altro da una zona che per numero di interventi è la prima».
Ma non è finita: grana nella grana, in ballo c'è anche la convenzione tra l'azienda regionale delle emergenze e l'associazione Sal Anpas, che riunisce i gruppi di soccorso lombardi e della quale fa parte pure la Croce Bianca. È in scadenza, si prevede una proroga, ma sono comunque incognite che si aggiungono a incognite.
IL CASO È STATO esaminato durante l'ultimo consiglio direttivo della Croce Bianca ai primi di dicembre, quando era stata formulata una contro proposta per Areu: togliere l'automedica, liberando due volontari, ma dotare l'ambulanza locale di un infermiere. Proposta che è stata però bocciata.
«Così ci saranno due mezzi invece di uno - commenta il presidente del sodalizio Valeriano Gobbi -. In più Areu dovrà assumere almeno sei autisti per l'automedica di Gardone, coprire Brozzo per lo spostamento dell'infermiere e altri autisti per il nostro mezzo, visto che potremmo anche decidere di non mettere a disposizione i volontari. Si parla di tagliare i costi, invece così saranno spesi almeno 500 mila euro in più per stipendi e attrezzature - dice Gobbi -. Se i soldi ci sono, come sembra, sarebbe meglio usarli per coprire le zone critiche». E se Areu non rinnovasse la convenzione con l'Anpas e dunque anche con la Croce Bianca? «Potrebbe mettere all'asta il servizio di emergenza, ma il rischio è quello di scatenare una guerra tra associazioni».
Fabio Zizzo  bresciaoggi

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