martedì 16 settembre 2014

Troppi ospiti e troppi trovatelli: il gattile rischia di «scoppiare»

Tutto nasce qualche anno fa per volontà di alcuni animalisti, che decisero di monitorare le colonie feline di Lumezzane. Ma poi l'amore per gli animali ha preso il sopravvento e la cosa è «degenerata».
E oggi i volontari si trovano a gestire un piccolo e ben curato gattile dove trovano accoglienza e cura mici sfortunati e trovatelli, con sempre un occhio di riguardo per le 42 colonie censite tra la Valgobbia, Sarezzo e Gardone.
Buone intenzioni. Tanto lavoro. Ma durante gli ultimi mesi la situazione è un po' sfuggita di mano; e a forza di accogliere gattini e mici si sta rischiando il sovraffollamento.
«LA SITUAZIONE per ora è sotto controllo, ma dobbiamo fare un appello a tutti i nostri concittadini che negli anni ci hanno spesso aiutato: dovete avere pazienza - spiega il presidente Barbara Renica -. Voglio ringraziare i 45 volontari e i sostenitori che non ci hanno mai abbandonato. Il lavoro non manca: tutte le volte che arriva un ospite nuovo dobbiamo spulciarlo, sverminarlo e vaccinarlo, e parlo solo di quelli sani. Quelli malati hanno bisogno di cure veterinarie che riusciamo a pagare grazie alla disponibilità di alcuni professionisti. Ma i gatti sono sempre di più, e tra aprile e settembre ci siamo trovati a gestire situazioni non facili. Non abbiamo mai detto di no a nessuno, ma in questo momento chiediamo un po' di comprensione e di aiuto».
I VOLONTARI lavorano gratuitamente ma devono comunque sostenere dei costi fissi mensili che arrivano anche a 1200 euro di spese vive. Nell'ultimo periodo, a causa del grande afflusso, l'associazione è addirittura in perdita. Alcuni suggerimenti? «In primis la sterilizzazione, che risolve già molti problemi - risponde il presidente -. Se non sono gatti di proprietà basta segnalarcelo, e noi informeremo l'Asl che provvederà all'intervento. I gatti randagi non sono facili da gestire, quindi l'affido è impossibile perché sono selvatici. Se trovate alcuni cuccioli aspettate a muoverli, magari la mamma è nei paraggi. Dividerli potrebbe significare la fine per madre e figli: quando sono troppo piccoli non è facile svezzarli e se la gatta ha il latte rischia una mastite. In caso di dubbi, prima di intervenire chiamateci, faremo un sopralluogo per capire la situazione».
Marco Benasseni

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