martedì 13 maggio 2014

Il razzismo pre-voto tocca Zani e gli ebrei

«Vergogna» è la parola più ricorrente in rete, mentre il diretto interessato parla di un gesto inaccettabile; che per fortuna ha occupato per poche ore la scena pubblica valgobbina. Ed è effettivamente una vergogna quel «Matteo Zani ebreo» scritto in nero a caratteri cubitali e circondato di svastiche apparso nelle ultime ore su un muro di Lumezzane.
La scritta in questione, il consigliere comunale del Partito democratico se l´è trovata di fronte domenica mattina mentre passeggiava a Lumezzane, diretto al monte Conche. Una oscenità fotografata e subito diffusa in rete; tanto che nel pomeriggio di domenica e per tutta la giornata di ieri si sono sollevati i commenti dei valgobbini che attraverso i social network, e in particolare con la pagina Facebook di «Generazione Lumezzanese», hanno condannato l´episodio ed espresso solidarietà a Matteo Zani, candidato sindaco del centrosinistra.
Il lugubre messaggio spray è rimasto bene in vista fino a ieri pomeriggio, quando il personale incaricato del Comune si è prodigato per rimuoverlo. Ma resta la gravità di un fatto, seppure isolato, che arriva a due settimane dalle elezioni, e che turba pesantemente il clima di una campagna elettorale finora all´insegna del fair play.
Qualcuno ha pensato bene di agire lontano da occhi indiscreti scegliendo una zona periferica della città, a Faidana, a pochi passi dal ristorante «Da Ugo» e lungo la strada che conduce alle Poffe. E non ha certo brillato per fantasia o elaborazione politica nel lanciare un messaggio tanto ridicolo quanto odioso.
«Non è di certo offensivo essere accostato agli ebrei - commenta il candidato interessato -, mentre non è accettabile che ancora oggi questo termine venga associato ai simboli di un regime che aveva fatto del razzismo e dell´odio verso i diversi la sua matrice. La nostra solidarietà deve essere perciò per tutti quelli che in mille modi diversi ancora oggi sono discriminati».
La solidarietà delle forze politiche verso Zani e la condanna dell´episodio è stata unanime; ma qualcuno in Valgobbia mormora che forse sarebbe stato meglio non renderlo pubblico. F.Z.  bresciaoggi

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