venerdì 4 aprile 2014

Mella e Gobbia malati «I politici ci raccontino i programmi per i fiumi»

Le amministrative in arrivo interessano molti comuni della Valtrompia, e in vista del passaggio politico, i rappresentanti del Comitato per la tutela e valorizzazione dei fiumi Mella e Gobbia chiedono provocatoriamente agli amministratori uscenti e ai principali esponenti delle liste in corsa di esprimersi seriamente a proposito della qualità ambientale dei corsi d´acqua del territorio.
«Sono pochi i programmi elettorali nei quali la salvaguardia ambientale trova specifiche attività programmatiche, come per esempio ha fatto il gruppo 5 Stelle di Lumezzane - ricorda Nicola Corini a nome del Comitato -. La promozione di una fiume si realizza anche attraverso il monitoraggio e la condanna di attività illecite quali il versamento di residui chimici industriali nel Gombiera e nel Gobbia, ai quali ancora troppo spesso ci tocca assistere impotenti. Passeggiando lungo il percorso ciclo pedonale della valle si incontrano ancora abbondanti i rifiuti urbani che cittadini depositano lungo gli argini del Mella: come si intende porre fine a queste cattive e illecite abitudini?»
Lo scorso maggio, a villa Glisenti di Villa Carcina, nel convegno promosso dal Comitato i sindaci di Concesio, Villa Carcina, Sarezzo e Lumezzane hanno all´unanimità espresso la volontà di realizzare un unico depuratore per la Valtrompia, in località Dosso Boscone di Concesio. A un anno da quelle dichiarazioni le intenzioni non sono cambiate, ma il Comitato nutre forti perplessità sulla questione dei finanziamenti. E si aspetta chiarimenti per la serata di mercoledì prossimo, 9 aprile, quando alle 20,30 nel teatro San Faustino di Sarezzo verrà presentato ai cittadini il progetto per la realizzazione del depuratore in questione predisposto dall´Azienda servizi Valtrompia in accordo con la Comunità montana e i comuni.
Il piano prevede scelte tecnologiche all´avanguardia sia sotto il profilo della limitazione dell´impatto ambientale, sia relativamente all´elevata qualità del refluo finale. Ma il comitato si interroga anche in merito ad altre questioni: «Una società che scarica le proprie acque nere nel fiume sul quale gli stessi cittadini portano i figli a passeggiare come può presentarsi all´Expo del 2015? - si domanda Corini -. Come si intende integrare il vasto reticolo di condotte e canali artificiali che pescano acqua dal Mella per centrali idroelettriche private con il delicato ecosistema fluviale? La collettività si fa carico solo degli effetti indesiderati della mancata manutenzione delle opere idrauliche, come è successo a Brozzo di Marcheno, o possiamo condividerne anche i benefici?».
In attesa di ricevere risposte, l´invito per la politica è a posare la lente d´ingrandimento sull´ambiente; e nello specifico su Mella e Gobbia. M.BEN.  bresciaoggi

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