La questione della depurazione resta al centro della campagna politica
avviata dai comuni valtrumplini chiamati alle urne il prossimo 25
maggio.
L´opera è sulla bocca di tutti da decenni, ma negli ultimi
anni le amministrazioni locali, anche grazie ai diktat europei, hanno
fatto passi da gigante. La volontà di realizzare l´opera si è quindi
concretizzata e ormai il depuratore sembrerebbe essere diventato una
certezza. Scelta la localizzazione in Dosso Boscone a Concesio e
confermata l´idea di realizzarlo in galleria, ora è solo questione di
tempi tecnici, di carte e di soldi. Registrata la firma del protocollo
d´intesa tra Comunità montana, Comune di Concesio, Provincia e Autorità
d´ambito, toccherà alla gestione del ciclo idrico attraverso i ricavi
(cioè le bollette) garantire quanto necessario per ripagare l´onere
iniziale (mutui, fideiussioni e altro) ma la soluzione del gestore unico
per tutta la Provincia con una sola tariffa di fornitura, appare come
una strada possibile.
«Per noi la prima sfida resta quelle
ambientale –ha dichiarato Stefano Retali, durante la sua ricandidatura
come sindaco di Concesio- Siamo riusciti a coiugulare tutte le forze
politiche attorno ad un´idea comune. Insieme alle amministrazioni
comunlai della Valtrompia, al Comune di Brescia e alla Comunità Montana,
abbiamo sottoscritto un accordo di programma che stabilisce sito (Dosso
Boscone) e opere compensative importanti per Concesio. Sappiamo che non
basta e bisogna procedere per arrivare all´obiettivo finale. Ultimato
il progetto preliminare realizzato da Asvt, bisognerà affrontare il
problema dei finanziamenti».
E sarà proprio l´obiettivo del Gestore
Unico quello di creare le condizioni per fare l´investimento supportato
da un piano finanziario sostenibile. Il progetto preliminare,
ricordiamolo, è stato steso dall´Azienda servizi Valtrompia su incarico
della Comunità Montana e ha il pregio di essere realizzabile
progressivamente in due lotti funzionali: complessivamente con 75
milioni di euro di costi più le spese tecniche. Ora il nuovo protocollo è
un punto di non ritorno, con la Valle compatta su una questione vecchia
trent´anni.
bresciaoggi
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