Mercoledì 12 marzo al Teatro Odeon è in programma “Once were warriors” di Lee Tamahori, quinto appuntamento delle “Schegge di Cinema” a cura di Enrico Danesi. Da segnalare la variazione di data per la serata dedicata a “Ashes of time” di Wong Kar-wai e “La Ricotta” di Pier Paolo Pasolini, che slitta dal 26 marzo (data annullata) al 16 aprile. I prossimi incontri di approfondimento dedicati ai grandi film che hanno segnato la storia della cinematografia mondiale sono quindi: il 2 aprile “Il profeta” di Jacques Audiard e il 9 aprile “Ghost Dog-Il codice del samurai” di Jim Jarmusch. Tutti gli appuntamenti segnalati sono di mercoledì, con inizio alle ore 20,30. L’ingresso è libero.

Auckland, Nuova Zelanda. La famiglia Heke è il fulcro di una vicenda complessa e drammatica che vira in tragedia. Il padre, Jake, è un marito violento e schiavo dell’alcol. La moglie Beth, discendente di una nobile stirpe di Maori, madre di cinque figli, sopporta e lotta per tenere unita la famiglia. Ma è un’impresa messa sempre più a dura prova dagli eventi e dallo sgretolamento dei rapporti. Un figlio è attirato nel giro delle gang giovanili e un altro finisce nei guai con la polizia. Quando la figlia adolescente si toglie la vita per sottrarsi a uno stupro, la donna si ribella.
Fondato sul conflitto fra cultura Maori ed eredità dello schiavismo – personificati dalle figure materna e paterna – e sulla difficoltà di integrazione dei nativi nel nuovo assetto sociale, “Once Were Warriors” è il film d’esordio del regista Lee Tamahori, neozelandese trapiantato a Hollywood. La pellicola, tratta da un romanzo del giornalista e scrittore Alan Duff (edito in Italia da Frassinelli), ha attirato l’attenzione su una cinematografia solitamente esclusa dai circuiti internazionali. Memorabile l’interpretazione di Rena Owen nel ruolo di madre coraggio. Record di incassi in patria e ottima accoglienza con riconoscimenti e premi in vari festival internazionali.
Scritto da Pia Grazioli
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