mercoledì 26 marzo 2014

Misure anti- crisi, a scuola rette ferme

In tempi di vacche magre, il Comune di Lumezzane non lesina sul piano per il diritto allo studio e vara uno stanziamento di 1,5 milioni di euro per il prossimo anno scolastico.
Il Consiglio comunale ha approvato il documento (con il voto a favore della sola maggioranza di centrodestra, astenuta l´opposizione) che segna anche un leggero incremento rispetto al precedente piano, di 20mila euro, grazie a partite di giro sui vari servizi.
«Vogliamo dare certezze alle famiglie - ha commentato l´assessore all´Istruzione Lucio Facchinetti - oltre a mantenere i servizi, potenziare la mensa e sostenere le famiglie numerose sui trasporti, servizio mensa e prescuola». Dal punto di vista dell´offerta scolastica, invece, resta invariata fino alle medie mentre per le superiori il vicesindaco ha annunciato l´inizio da settembre del liceo scientifico a indirizzo sportivo che si affiancherà al liceo tradizionale, l´Itis, Ifp e l´agenzia formativa Tedoldi con il nuovo corso di sala bar.
Entrando nei dettagli del piano, approvato nonostante non sia ancora stato deliberato il bilancio di previsione, restano invariati i servizi e i costi di accesso. Partendo dagli asili, ferme le rette di 157 euro al mese per i due plessi statali e 200 euro per i sei istituti paritari, idem la quota per i trasporti scolastici locali, ferma a 34 euro al mese. La novità, invece, come detto, riguarda le famiglie con almeno quattro figli minori che potranno beneficiare di uno sconto minimo del 40% sui servizi anche se è iscritto solo un figlio.
Per non spendere un centesimo in più rispetto all´anno scorso, è meglio che le famiglie presentino le domande sui servizi in Comune entro il 6 giugno, visto che due giorni dopo entrerà in vigore il nuovo sistema Isee più stringente. Infine, sull´assistenza socio-psico-pedagogica saranno investiti 407 mila euro per 21 mila ore. È scoppiata la polemica, invece, anche se non è di competenza del Comune, sulla dote scuola regionale che esclude dagli aiuti le famiglie con studenti iscritti alle scuole elementari statali e al triennio delle superiori. «Siamo favorevoli all´impostazione generale del piano - ha detto Francesco Becchetti del Pd - e di fronte alla mancanza di un bilancio possiamo procedere con poca precisione. Avremmo preferito estendere lo sconto per le famiglie numerose anche alle rette degli asili statali e alzare l´indice Isee a 20 mila euro (oggi sono 15.458) per favorire le famiglie che non hanno più di tre figli». «La mia vuole essere una politica dei piccoli passi - ha risposto Facchinetti - e sono soddisfatto di aver deliberato un piano in linea con gli altri anni e aver favorito la scolarizzazione dei lumezzanesi». Libri digitali a scuola? «Ne ho parlato nel tavolo tecnico dedicato - ha concluso il vicesindaco - ma non sono stato sollecitato dagli istituti».F.Z.

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