venerdì 28 febbraio 2014

Inquinamento, pace finita nel Gobbia

C´è più di una fonte ufficiale a offrire rassicurazioni sul miglioramento della qualità dell´acqua del torrente Gobbia, ma agli occhi delle persone comuni la situazione di illegalità ambientale non sembra esattamente risolta. Martedì mattina, nel tratto che scende dalle frazioni alte della Valgobbia alcuni cittadini hanno nuovamente segnalato uno «spettacolo» indecente.
In via Levante, dalle parti del ponticello che collega via Calora, l´ambiente è stato ancora privato della sua dignità. Attorno alle 10 i passanti hanno scattato delle immagini che di certo non rispecchiamo le informazioni fornite dall´amministrazione comunale, che nelle scorse settimane aveva confermato il miglioramento della situazione.
A onor del vero bisogna sottolineare che effettivamente da mesi non si verificavano sversamenti industriali di forte impatto, e anche i cittadini che vivono nel quartiere del Gobbia a Sarezzo hanno confermato una evoluzione positiva. «Lo scorso anno c´è stato un periodo in cui tutti i venerdì pomeriggio l´acqua del torrente assumeva colori imbarazzanti - raccontano i residenti -. A fianco delle nostre finestre l´acqua in arrivo da Lumezzane aveva tonalità che non appartengono a madre natura. Abbiamo visto il Gobbia color ruggine, blù cobalto, giallo canarino e a volte verde pistacchio. Ma era da un po´ che non capitava».
Insomma, le sonde installate dall´Arpa in accordo con l´amministrazione comunale hanno finito per rappresentare un deterrente, ma il traguardo del rispetto della legalità è certamente ancora lontano. Una cosa è certa: i furbi a Lumezzane non sono di certo spariti, e quando la schiuma torna a invadere l´alveo la rabbia prende il sopravvento.
In molti continuano a chiedersi come sia possibile che dopo anni di rilasci ci siano ancora imprenditori impuniti che perseverano. E per tranquillizzare gli animi serve a poco aggrapparsi alla complessa rete fognaria valgobbina che complica le ricerche. Ma un segnale positivo c´è: l´omertà sembra sciogliersi e qualcuno fa nomi e cognomi. M.BEN.

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