lunedì 10 febbraio 2014

Gli allarmi non fanno paura e l´ondata di furti continua

Non sembra esserci soluzione di continuità per l´ondata di furti che da mesi attraversa anche la Valtrompia. L´ultimo caso è stato registrato a Lumezzane nella notte tra giovedì e ieri, quando un uomo rimasto sconosciuto ha sfondato a mazzate il vetro della porta del «Green bar» di via Monsuello.
Erano circa le tre e mezza quando con il volto coperto e indossando dei guanti (lo dimostrano le telecamere) ha fatto irruzione nel locale per rubare contanti e «gratta e vinci». Gli sono bastati 90 secondi per sfondare il vetro e prendere quello che gli interessava per poi fuggire, e nemmeno l´allarme e le videocamere di sorveglianza l´hanno fatto desistere.
Immediato l´intervento dei carabinieri avvisati dalla vigilanza, ma nel frattempo il ladro se n´era già andato. Il bottino non è ancora stato quantificato, ma la rabbia dei gestori non è collegata solo alla perdita economica. «Si cerca sempre di tutelarsi nel migliore dei modi, ma non si è mai sicuri al 100% - racconta la titolare -. Ringrazio i carabinieri per l´intervento tempestivo, ma purtroppo so bene che sarà difficile risalire al colpevole. A parte questo, mi sento di dire che ci manca appena il decreto svuota carceri».
Si torna insomma a parlare di un argomento spinoso affrontato molte volte dal nostro giornale. Da una parte i furti che colpiscono l´intera valle, dall´altra le continue rassicurazioni delle forze dell´ordine e dei sindaci che cercano di non creare allarmismo. Ma poi c´è la versione di chi lavora dientro il banco e dei cittadini che si sono trovati gli appartamenti svuotati.
Nella frazione Pieve c´è chi racconta di aver subito 4 furti negli ultimi mesi, nonostante i sistemi d´allarme di ultima generazione installati. «Ormai conoscono i tempi d´intervento dei carabinieri - raccontano alcuni cittadini depredati -. I sistemi d´allarme interni o perimetrali non fanno più paura, nel poco tempo a loro disposizione prendono quello che vogliono e si danno alla fuga». La soluzione? In molti sostengono che si debbano incentivare le ronde.M.BEN. bresciaoggi

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