L´incremento della popolazione anziana offre un terreno fertile
all´altrettanto affollato mondo dei «bidoni». E qualche truffatore non
esita a farsi schermo usando il nome di gruppi e associazioni. Succede
anche a Lumezzane, dove però una coppia di finti volontari per la terza
età è finita male.
La notizia e insieme l´allarme arrivano
dall´associazione valgobbina «Amici degli anziani» presieduta da Ersilio
Zavaglio. Il gruppo gestisce un centro di aggregazione e aiuto per la
terza età, e nelle scorse settimane è finito al centro del dibattito a
causa di un paio di sconosciuti che hanno iniziato a presentarsi alla
porta di varie persone o a fissare appuntamenti al telefono chiedendo
fondi proprio per conto di questa realtà.
Uno degli ultimi episodi
si è verificato all´inizio di ottobre (ma la notizia è stata diffusa
solo adesso) e ha coinvolto due coniugi 70enni. Anche in quel caso è
stata seguita la stessa modalità: una persona ha contattato gli anziani
al telefono presentandosi come uno di famiglia che conosce bene le
vittime e i loro parenti, per poi chiedere aiuti economici per le
attività dell´associazione. La coppia ha acconsentito e fissato
l´appuntamento per il giorno dopo, ma uno dei coniugi, che conosce bene
l´organizzazione di Zavaglio, ha sospettato il raggiro e ha chiamato il
presidente.
A quel punto c´è stata una telefonata alla polizia
locale, e quando è arrivato il momento, i due anziani hanno preso tempo e
allertato gli agenti, i quali sono arrivati fermando il bidone e il
complice che lo stava aspettando in automobile in un parcheggio vicino.
Ovviamente i due truffatori sono stati denunciati.
«Invitiamo
formalmente tutti i cittadini a collaborare per segnalare episodi
anomali come questo e che si verificano spesso ai danni degli anziani -
commenta l´assessore comunale alla Sicurezza Cosimo Alemanno -. Solo
così possiamo alzare le barriere difensive nei loro confronti». F.Z. BRESCIAOGGI
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