«Fontana
tra rabbia e disagio. Una frazione dimenticata», e «I parcheggi della discordia
al far west di piazza Cadorna»: sono i titoli con cui Bresciaoggi, nel 2010 e
poi nel 2012, ha raccolto nel passato le proteste dei residenti nella frazione
di Lumezzane per lo stato di degrado delle strade comunali e per la viabilità
difficile che caratterizzava (e caratterizza) soprattutto piazza Luigi
Cadorna.
Nel 2010, lo ricordiamo, gli abitanti si erano mobilitati con convinzione arrivando a presentare al Comune un centinaio di firme raccolte in poche ore per sollevare il problema della località, e due anni dopo sono stati contestati anche gli interventi varati dall´ente locale per rattoppare strade sistemate solo pochi giorni prima.
C´è voluto del tempo perchè si confezionasse una risposta al disagio, e nei giorni scorsi, a un anno di distanza, la giunta valgobbina ha approvato un progetto, per il momento solo preliminare, da 79 mila euro per dare un nuovo look alla piazza al centro dell´attenzione.
Nei pochi metri quadrati delimitati dalle vie San Rocco e Dosselli e dall´accesso verso Piatucco si trovano la chiesa di Sant´Anna, numerosi negozi e case caratterizzate da stili architettonici molto diversi, oltre naturalmente al parcheggio sempre intasato. E il tutto è fortemente degradato. Il piano comunale redatto dall´architetto Attilio Giuseppe Solfrini prevede come linee guida il recupero degli accessi pedonali, tombini più funzionali e la decorazione dello spazio con altri materiali.
In pratica, nella prima fase (per 48 mila euro) i gradoni fatiscenti dall´ingresso della chiesa fino a via Chiocciola saranno sostituiti con nuovi gradini, saranno installate panchine, fioriere, una fontana e marciapiede livellati. Nella seconda (31 mila) saranno rimpiazzati i lampioni con quelli a risparmio energetico e verranno rifatte pavimentazione e segnaletica. E il parcheggio? Come si legge nel progetto «sarebbe auspicabile fosse spostato». Intanto i residenti ricordano quanto disse la loro portavoce chiamata a raccogliere le firme nel 2010. «Sappiamo che non ci sono soldi - esclamò Gloria Mori - ma bisogna spendere bene quello che c´è e il nostro centro storico è nel programma elettorale della maggioranza: vogliamo quello che c´era stato promesso». bresciaoggi -
Nel 2010, lo ricordiamo, gli abitanti si erano mobilitati con convinzione arrivando a presentare al Comune un centinaio di firme raccolte in poche ore per sollevare il problema della località, e due anni dopo sono stati contestati anche gli interventi varati dall´ente locale per rattoppare strade sistemate solo pochi giorni prima.
C´è voluto del tempo perchè si confezionasse una risposta al disagio, e nei giorni scorsi, a un anno di distanza, la giunta valgobbina ha approvato un progetto, per il momento solo preliminare, da 79 mila euro per dare un nuovo look alla piazza al centro dell´attenzione.
Nei pochi metri quadrati delimitati dalle vie San Rocco e Dosselli e dall´accesso verso Piatucco si trovano la chiesa di Sant´Anna, numerosi negozi e case caratterizzate da stili architettonici molto diversi, oltre naturalmente al parcheggio sempre intasato. E il tutto è fortemente degradato. Il piano comunale redatto dall´architetto Attilio Giuseppe Solfrini prevede come linee guida il recupero degli accessi pedonali, tombini più funzionali e la decorazione dello spazio con altri materiali.
In pratica, nella prima fase (per 48 mila euro) i gradoni fatiscenti dall´ingresso della chiesa fino a via Chiocciola saranno sostituiti con nuovi gradini, saranno installate panchine, fioriere, una fontana e marciapiede livellati. Nella seconda (31 mila) saranno rimpiazzati i lampioni con quelli a risparmio energetico e verranno rifatte pavimentazione e segnaletica. E il parcheggio? Come si legge nel progetto «sarebbe auspicabile fosse spostato». Intanto i residenti ricordano quanto disse la loro portavoce chiamata a raccogliere le firme nel 2010. «Sappiamo che non ci sono soldi - esclamò Gloria Mori - ma bisogna spendere bene quello che c´è e il nostro centro storico è nel programma elettorale della maggioranza: vogliamo quello che c´era stato promesso». bresciaoggi -
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