La orribile storia dei bocconi avvelenati sparsi nell´area del Maniva ha
ormai trovato una ribalta nazionale. Anche a quelli di «Striscia la
notizia» non è passata inosservata la pagina Facebook (i post hanno
superato le seimila visualizzazioni) della povera Phoebe, il boxer morto
la scorsa domenica per avvelenamento. Insomma: il caso non è passato
inosservato, e i giornali che hanno raccontato la storia sono andati a
ruba nelle edicole di Lumezzane. E adesso?
Dopo aver presentato
denuncia ai carabinieri di Villa Carcina, il proprietario ha seguito il
protocollo previsto dall´ordinanza ministeriale e, attraverso il
veterinario, ha inviato all´Istituto zooprofilattatico la carcassa. Solo
in questo modo è stato possibile allertare il sindaco di Collio. «Ho
appena ricevuto dal canile sanitario una comunicazione di sospetto
avvelenamento avvenuto in località Maniva - spiega Mirella Zanini -. Ero
ovviamente a conoscenza delle voci che giravano in merito ai bocconi
avvelenati, ma questa è la prima segnalazione ufficiale. Ora procederemo
come previsto dal protocollo. Non sarà facile perchè il territorio è
molto esteso, ma ho già allertato la polizia locale per le verifiche».
«Al
di là dell´immagine del nostro territorio voglio tutelare le persone, i
bambini e i turisti - aggiunge il sindaco -. Non sarà facile debellare
il problema, ma inizieremo a informare con un´apposita cartellonistica.
Sono una grande amante dei cani e sono dispiaciuta per quanto accaduto».
Anche il veterinario dell´Asl dichiara che nel distretto di Brescia
non sono stati denunciati nelle ultime settimane episodi simili
provenienti da quella zona. «Non capisco la mente contorta di chi ha
iniziato questa pratica macabra contro gli animali - aggiunge Zanini -,
ma sinceramente non capisco nemmeno coloro che non hanno denunciato il
caso. Tutti ne parlano, ma senza una comunicazione ufficiale delle
autorità competenti non potevo attivarmi sulla base di quello che
qualcuno segnalava come allarmismo».
Effettivamente in valle in molti
raccontano di cani uccisi col veleno, però in pochi confessano di aver
fatto denuncia verso ignoti ai carabinieri. E nessuno dice di aver
allertato l´Asl. Nel frattempo, a Bagolino sono già stati sistemati
numerosi cartelli di allarme.
bresciaoggi
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