Sembra
davvero che la strada per l´operazione del depuratore della Valtrompia
sia stata finalmente aperta. Almeno a giudicare dalle mosse della
Comunità montana che accelera, e anzi vuole letteralmente correre.
Una
raccomandazione precisa in questo senso è arrivata - anche con un atto
davvero concreto - proprio dall´ente comprensoriale: la richiesta
unanime di stringere i tempi dell´operazione dell´impianto di
trattamento dei reflui civili individuato a Concesio è stata fatta dai
diversi capigruppo in occasione dell´ultima assemblea, ed è stata
concretizzata dall´esame e dall´approvazione dell´«atto di indirizzo»
per la realizzazione dell´opera. Non solo: a Gardone hanno messo sul
tavolo i primi soldi per la progettazione definitiva del digestore
comprensoriale.
La situazione viene riassunta dal
presidente Bruno Bettinsoli che illustra un provvedimento di grande
valenza per il futuro anche sul piano politico istituzionale; senza
dimenticare un ulteriore ringraziamento per la disponibilità dimostrata
dall´amministrazione comunale di Concesio.
«Ho partecipato
all´assemblea pubblica del 22 ottobre per la presentazione del progetto
alla popolazione - sottolinea Bettinsoli - e ho visto tanta attenzione
propositiva e costruttiva». La storia recente? Un antefatto importanto
era stato rappresentato a giugno dal protocollo di intesa tra Azienda
servizi Valtrompia spa (partecipata da Comunità, comuni e A2a) gestore
del Servizio idrico integrato e Comunità in accordo con la Consulta dei
sindaci: l´intesa ha affidato alla società, dopo quasi un anno di
approfondimenti e verifiche, studio e redazione di una proposta di
fattibilità dell´impianto con una localizzazione in galleria a Dosso
Boscone. La proposta è stata poi presentata a sindaci e stampa il 4
ottobre, seguita dall´assemblea pubblica di Concesio.
Entrando
nel concreto, l´Asvt si è detta disponibile a sostenere una parte delle
spese per la progettazione di massima e definitiva necessarie per
produrre le variazioni del Piano di tutela delle acque dell´ufficio di
Ambito provinciale e del Pgt di Concesio; ma anche per ottenere la
valutazione di impatto ambientale dell´opera. E ora la Comunità montana
mette sul piatto 800 mila euro ricavati dai residui del mutuo acceso con
la Cassa depositi e prestiti per il collettore gia realizzato dal
confine di Tavernole a Concesio.
Non solo: nell´atto di
indirizzo, l´ente comprensoriale sollecita l´ufficio d´Ambito (inviando
ufficialmente studio e delibera) a una partecipazione economica nelle
spese relative. Il vicepresidente di quest´ultimo, Michele Gussago
(sindaco di Gardone), ha annunciato di aver anticipato in consiglio di
amministrazione la richiesta e di aver ricevuto la disponibilità a
esaminarla.
Infine i commenti politici: gli interventi dei capigruppo
Fabio Ottavio Peli (Pdl-Lega) e Massimo Ottelli (Pd) hanno manifestato
soddisfazione e incitamento: bisogna correre per vedere il primo modulo
in funzione come previsto per il 2018.
bresciaoggi
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