Pochi giorni fa, con l´inizio delle lezioni per il nuovo anno scolastico
a Lumezzane è ripreso anche il servizio mensa offerto negli istituti
che hanno attivato il «Tempo scuola»: un orario allungato articolato su
cinque giorni alla settimana (con l´eccezione del sabato) e che prevede i
rientri pomeridiani. L´iniziativa in questione, sperimentata da tre
anni con il «lancio» nell´elementare «Caduti per la Patria» di Pieve, si
è rivelata soddisfacente per l´assessorato all´Istruzione e per i
bisogni delle famiglie.
E adesso, dopo le elementari Caduti (99
iscritti quest´anno) e «Aldo Moro» di Fontana (58 ragazzini) e gli asili
«Maestra Seneci» di San Sebastiano (45 bambini presenti) e «Arcobaleno»
di Fontana (altri 43), l´assistenza «gastronomica» è stata attivata
anche in una delle due prime presenti nella elementare «Bachelet» di
Sant´Apollonio, per un totale di 19 nuovi utenti.
La novità più
importante in questo campo, dal punto di vista del risparmio e della
professionalità, è rappresentata dal nuovo accordo tra Lumezzane,
Gardone Valtrompia (l´ente capofila) e Marcheno per l´assegnazione del
servizio, che per i prossimi nove anni sarà gestito dalla «Markas» di
Bolzano. «Questo appalto è stato costruito per favorire chi è senza
lavoro e anche per creare nuova occupazione - commenta l´assessore
all´Istruzione Lucio Facchinetti -, e in effetti, tra i nove impiegati
aggiuntivi che l´azienda ci ha chiesto di cercare sul territorio ci sono
anche alcuni valgobbini».
Entrando nei dettagli del nuovo corso a
tavola, le famiglie dei 264 studenti lumezzanesi interessati pagheranno
ancora 6 euro al giorno, senza aumenti rispetto al passato, mentre a
servire i bambini non saranno più i collaboratori scolastici, ma i
dipendenti dell´azienda, formati e quindi più «professionali». Inoltre,
sulla base alla concessione vinta l´azienda si è fatta carico - con 60
mila euro - di dotare le mense già attive con arredi, frigoriferi,
lavastoviglie e attrezzature varie adeguando gli impianti della Bachelet
e della Aldo Moro.
Il futuro? Nell´anno scolastico 2017-18 in
Valgobbia è previsto il pieno regime, con 330 giovanissimi che si
serviranno della mensa. Per il momento i pasti preconfezionati e poi
serviti dal personale arrivano dall´azienda Beretta di Gardone, ma
dall´aprile 2014 il punto di riferimento sarà il centro di cottura di
Inzino realizzato sempre dagli altoatesini.
Infine, come era già
avvenuto l´anno scorso l´amministrazione comunale ha firmato un accordo
con la Caritas della presidente Flauzia Panada e la Markas per destinare
alla solidarietà i 25-26 pasti medi non consumati ogni giorno. «È
l´unico ente sociale nei tre paesi legati dall´appalto dotato di una
organizzazione consolidata - commenta la dirigente scolastica Laura
Staffoni - e che riesce a ritirare i pasti da redistribuire nelle
condizioni necessarie». F.Z. bresciaoggi
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