Sabato mattina a Sarezzo si sono scontrate due visioni opposte del futuro del Paese: da
una parte i neofascisti di Forza nuova, organizzatori del presidio di quello che
l´ultradestra ama definire il «ghetto del Crocevia», per sottolineare
l´importanza delle tradizioni e della cultura italiana; dall´altra gli
antifascisti indignati per una manifestazione autorizzata dalla
Questura.
«L´immigrazione selvaggia e la crisi hanno portato l´Italia in una
situazione disastrosa - dichiara Enrico Salvinelli, responsabile di Fn di
Lumezzane -. Gli ultimi dati ci preoccupano: il 40% dei nati a Brescia sono
figli di immigrati, la stessa percentuale dei giovani italiani
disoccupati».
A rispondere al
presidio c´era anche l´assessore alla Sicurezza di Sarezzo, Oscar Sanzogni, che
si è detto «indignato per le provocazioni quando a Lampedusa ci sono ancora dei
cadaveri esposti». «Manifestano per un ghetto che non esiste - aggiungono quelli
del gruppo Pace e Solidarietà -. In molti, comprese le istituzioni, sembrano
dimenticare che l´apologia del fascismo e queste manifestazioni sono vietate
dalla Costituzione». M.BEN
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