La vernice ha dato si spera una svolta a un problema - quello dei reflui scaricati direttamente nel Mella - che è sul tappeto da oltre trent´anni, mentre sullo sfondo ci sono le incombenti sanzioni dell´Europa per la mancata soluzione. Ora almeno ci sono un progetto condiviso da tutte le municipalità, maturato in quasi due anni di discussioni al tavolo della Comunità montana e un incarico alla partecipata Azienda servizi Valtrompia (del gruppo A2a) per la predisposizione.
Era palpabile, ieri, la soddisfazione dei due presidenti Bruno Bettinsoli e Diego Toscani schierati insieme ai sindaci nel presentare la novità. Tramontata per costi e problemi tecnici l´ipotesi del trasferimento dei reflui a Sud di Brescia, nell´impianto di Verziano, il nuovo impianto, collocato a Dosso Boscone di Concesio, accoglierà gli scarichi provenienti da 12 comuni del territorio caratterizzati dall´intensa presenza di attività produttive. A regime servirà, si calcola, 138 mila abitanti. Di questi 68.500 saranno subito «trattabili» grazie al collettore realizzato da Tavernole a Concesio, mentre gli altri si aggiungeranno progressivamente.
La localizzazione, frutto di approfondite valutazioni, è stata ritenuta ideale sia per la realizzazione sia per i volumi che sarà necessario ripulire: a valle dei centri di maggiore densità, vicina al fiume che riceverà le acque risanate, in una zona industriale dotata di una viabilità di servizio e non invasiva per le residenze. Infine, i tecnici spiegano che il progetto è credibile anche perchè si scaverà roccia di buona qualità adatta al riutilizzo industriale.
La macchina salva Mella utilizzerà tecnologie avanzate per ridurre ingombri e reflui finali, ma anche per il completo abbattimento delle emissioni di odori e rumori. Le parti ospitate in galleria saranno servite da un condizionamento naturale, con effetti positivi sia per la loro durata sia per il processo di «digestione» dei batteri.
Venendo al quadro economico si prevede un investimento complessivo di 100 milioni costruito sui costi preventivati per la soluzione alternativa Concesio-Verziano col potenziamento del depuratore cittadino. Servono 75 milioni per le opere a base d´asta e 25 per acquisizioni delle aree, Iva e altro, e il piano - si ricorda - è di tipo flessibile, modulato sulle effettive e progressive immissioni di scarichi nel collettore. Questa è la situazione progettuale e finanziaria: adesso la parola passa all´Ato, che aveva in bilancio 20 milioni sufficienti per l´avvio dell´opera. bresciaoggi
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