Chiosco nel parco: serranda abbassata dopo soli due mesi

È durata solo due mesi l´esperienza del chiosco del Bar Avogadro nel più grande parco valgobbino: un successo interrotto prematuramente. Il gestore, prima disoccupato, ha trovato un lavoro e il posto resta vacante. Ma secondo l´assessore Salvinelli a breve riaprirà.
«Dal primo ottobre il bar rimarrà chiuso per alcuni giorni». Sono le poche righe che i clienti, durante la passeggiata nel parco suor Cornelia Bossini di Lumezzane, hanno trovato all´ingresso del chiosco inaugurato solo il 3 agosto. Niente sedie e tavolini fuori e nemmeno la possibilità di prendersi un caffé o gustarsi qualche snack nell´orario di apertura, dalle 15 alle 23. Il motivo deriva dalla convenzione sperimentale siglata tra il Comune e la cooperativa «La fontana» che si occupa del reintegro di persone disoccupate e aveva in carico una persona per la gestione del bar, la sorveglianza e la cura del parco. L´accordo prevedeva l´attività fino al 30 settembre, per testare il potere d´attrattiva della zona. E a giudicare dalla stagione appena conclusa, è stato un vero e proprio boom, oltre le aspettative del Comune. La chiusura potrebbe aver troncato il successo sul nascere. Il gestore ha accettato subito un´offerta di lavoro ricevuta e ha così lasciato il posto vacante, in attesa che altri se ne facciano carico. «Abbiamo già ricevuto un paio di offerte e in settimana dovremmo approfondire i contenuti dell´accordo - dice l´assessore al Patrimonio Mario Salvinelli -: penso che entro ottobre il bar riaprirà».
Il prefabbricato allestito a spese del Comune all´ingresso del parco da via Torre a Piatucco dovrebbe essere però più pubblicizzato, come chiedono i valgobbini, anche se la posizione defilata non ha impedito un ottimo riscontro e un buon numero di clienti. F.ZIZ. bresciaoggi