mercoledì 6 marzo 2013

Pari opportunità, Lumezzane offre un esempio da seguire

Leggi e regolamenti rappresentano un riferimento importante, o meglio fondamentale; ma sono certamente gli esempi concreti a ricoprire il ruolo più importante nelle battaglie per il progresso sociale. E a proposito del riconoscimento e dell´attuazione di concrete pari opportunità, a Lumezzane si sta lavorando su entrambi i fronti.
La Valgobbia ha da poco assistito al varo del piano triennale che l´amministrazione comunale, come previsto dal decreto legislativo 196 del 2000, ha stilato per favorire il corretto equilibrio di presenze di donne e uomini negli uffici pubblici del territorio, a partire dal municipio per arrivare alle partecipate e ai servizi, e per contrastare gli eventuali casi di mobbing ai danni del sesso femminile. Ma va anche ricordato che in un mondo che vede ancora ai vertici soprattutto gli uomini, la Valgobbia si distingue decisamente come variazione sul tema
In base infatti ai dati aggiornati alla fine del 2012, su 86 dipendenti dell´amministrazione civica oltre la metà (sono 52) sono donne, e nelle cariche importanti le quote rosa superano ancora gli uomini per 25 a 14. 
Comunque, per migliorare ulteriormente la situazione la segreteria generale di via Monsuello ha sottoposto il già citato documento ai sindacati di categoria, al comitato unico di garanzia e alla consigliera provinciale per le Pari opportunità, ottenendo in tutti i casi reazioni positive. 
Il piano, che sarà valido fino a tutto il 2015, prevede varie azioni: l´eliminazione delle disparità nella formazione scolastica e professionale, la promozione dele diverse scelte lavorative puntando sull´orientamento, il miglioramento dell´accesso al lavoro autonomo e imprenditoriale, il superamento dei pregiudizi nella distribuzione degli incarichi e la realizzazione di un giusto equilibrio tra la vita familiare e quella professionale. 
Per far fronte agli obiettivi che il Comune si pone, da qui al 2015 il piano sarà di fatto un «cantiere» in cui raccogliere spunti critici su posizioni organizzative, stipendi e situazioni di disagio. Tra le azioni che via Monsuello adotterà troviamo anche un sistema di rilevazione e monitoraggio dei dati, la diffusione di una cultura di genere, la promozione di politiche di conciliazione tra la vita professionale e le responsabilità familiari e in generale il contrasto delle discriminazioni nell´ambito del personale pubblico. Come detto, durante i tre anni di validità il comitato unico di garanzia verificherà che il piano venga rispettato e i dipendenti potranno presentare consigli e osservazioni. F.Z. Bresciaoggi

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