All´inizio di ogni primavera la
vita di rospi, rane, tritoni e salamandre diventa particolarmente
movimentata. Succede perchè questi animali protetti abbandonano i rifugi
dello svernamento e raggiungono i corpi idrici grandi e piccoli per
deporre le uova, dando
vita e una vera migrazione riproduttiva che spesso si trasforma in un
pericolo mortale.
Durante gli spostamenti gli animali sono infatti frequentemente
costretti ad attraversare le strade, e finiscono uccisi o feriti in
grande numero dalle auto di passaggio; anche perchè il percorso viene
affrontato normalmente di notte. Proprio per ridurre l´impatto
del traffico su questa parte di microfauna, ogni anno da molti anni in
primavera riparte il «Progetto rospi»: succede in decine di località
(tre nel Bresciano, e prestissimo se ne affiancherà una quarta) e anche
nell´area collinare compresa tra Nave e Lumezzane.
Stime scientifiche affermano che in numerose realtà il solo traffico
veicolare ha addirittura portato all´estinzione intere popolazioni; in
particolare di rospo comune. E il problema si fa sentire anche da queste
parti, a causa di una strada valgobbina piuttosto
frequentata che porta in località Poffe.
Per arginare il fenomeno, negli ultimi anni la Comunità montana della
Valtrompia, attraverso le proprie guardie ecologiche volontarie (Gev),
si è attivata concretamente, e da due anni consecutivi i volontari
dell´associazione «A.mici& Co» di Lumezzane fanno
da supporto alle guardie partecipando anche a turni serali sul
territorio con l´intento di rimuovere gli anfibi (rospi comuni e non
solo) dall´asfalto, contarli e classificarli per sesso: dai utilissimi,
questi ultimi, per affettuare un monitoraggio attendibile
del fluttuare delle popolazioni.
Nei giorni scorsi Gev e volontari valgobbini hanno già provveduto a
posizionare tra la cascina «Cocca» di Nave e la località «Poffe» di
Lumezzane le barriere temporanee in plastica che servono a «canalizzare»
gli spostamenti degli animali verso alcune vecchie
pozze di abbeverata diventate nel tempo stagni preziosi tenendoli
lontani dalla strada, e non appena saranno avvistati i primi movimenti
notturni inizieranno appunto i turni di vigilanza.
«Fino a qualche giorno fa gli stagni collegati alle barriere erano
ancora ghiacciati - spiega Daniele dell´associazione animalista -, ma
abbiamo già 12 volontari pronti a intervenire alla prima chiamata delle
Gev».
Inutile dire che servono sempre forze fresche, e chi volesse partecipare
alle prossime iniziative del Progetto rospi può contattare il referente
di «A.mici& Co» al . bresciaoggi Marco Ben
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