lunedì 25 marzo 2013

Natura, soccorsi di primavera per gli anfibi in migrazione

All´inizio di ogni primavera la vita di rospi, rane, tritoni e salamandre diventa particolarmente movimentata. Succede perchè questi animali protetti abbandonano i rifugi dello svernamento e raggiungono i corpi idrici grandi e piccoli per deporre le uova, dando vita e una vera migrazione riproduttiva che spesso si trasforma in un pericolo mortale.
Durante gli spostamenti gli animali sono infatti frequentemente costretti ad attraversare le strade, e finiscono uccisi o feriti in grande numero dalle auto di passaggio; anche perchè il percorso viene affrontato normalmente di notte. Proprio per ridurre l´impatto del traffico su questa parte di microfauna, ogni anno da molti anni in primavera riparte il «Progetto rospi»: succede in decine di località (tre nel Bresciano, e prestissimo se ne affiancherà una quarta) e anche nell´area collinare compresa tra Nave e Lumezzane.
Stime scientifiche affermano che in numerose realtà il solo traffico veicolare ha addirittura portato all´estinzione intere popolazioni; in particolare di rospo comune. E il problema si fa sentire anche da queste parti, a causa di una strada valgobbina piuttosto frequentata che porta in località Poffe. 
Per arginare il fenomeno, negli ultimi anni la Comunità montana della Valtrompia, attraverso le proprie guardie ecologiche volontarie (Gev), si è attivata concretamente, e da due anni consecutivi i volontari dell´associazione «A.mici& Co» di Lumezzane fanno da supporto alle guardie partecipando anche a turni serali sul territorio con l´intento di rimuovere gli anfibi (rospi comuni e non solo) dall´asfalto, contarli e classificarli per sesso: dai utilissimi, questi ultimi, per affettuare un monitoraggio attendibile del fluttuare delle popolazioni. 
Nei giorni scorsi Gev e volontari valgobbini hanno già provveduto a posizionare tra la cascina «Cocca» di Nave e la località «Poffe» di Lumezzane le barriere temporanee in plastica che servono a «canalizzare» gli spostamenti degli animali verso alcune vecchie pozze di abbeverata diventate nel tempo stagni preziosi tenendoli lontani dalla strada, e non appena saranno avvistati i primi movimenti notturni inizieranno appunto i turni di vigilanza.
«Fino a qualche giorno fa gli stagni collegati alle barriere erano ancora ghiacciati - spiega Daniele dell´associazione animalista -, ma abbiamo già 12 volontari pronti a intervenire alla prima chiamata delle Gev». 
Inutile dire che servono sempre forze fresche, e chi volesse partecipare alle prossime iniziative del Progetto rospi può contattare il referente di «A.mici& Co» al  380 7690980.   bresciaoggi  Marco Ben

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