Tante persone residenti nella media Valtrompia sono costrette a
arrabbiarsi, a indignarsi, quando vedono i corsi d´acqua del territorio
devastati da sversamenti industriali o dalle cattive abitudini di
qualche concittadino che scambia il fiume per una discarica. Ma a volte
sono gli stessi dipendenti degli enti locali ad avere un atteggiamento
diciamo così incomprensibile nei confronti dell´ambiente. Succede in
alta valle, dove un commerciante lamenta appunto il poco rispetto
manifestato da qualche operaio comunale.
La segnalazione di cui
parliamo arriva da Bovegno dove, sulla strada che porta in località
Graticelle, al bivio che sale anche verso i Prati Magri, qualche addetto
allo spazzamento stradale sembra manifestare una brutta abitudine:
quella di scaricare foglie, sabbia e residui di asfalto lungo un dirupo.
«Più di una volta ho visto verificarsi questo tipo di attività -
spiega l´anziano signore che ha voluto segnalare la faccenda -. Non
molto tempo fa c´è stata una perdita sulla carreggiata in località
Predondo, ed è stato sollevato circa un metro quadrato di asfalto che
poi ho ritrovato smaltito sempre in questo punto».
A quanto pare il
problema si protrae ormai da diverso tempo: già cinque anni fa, sempre
il nostro interlocutore, il quale per questioni professionali preferisce
mantenere l´anonimato, aveva presentato una formale denuncia al corpo
forestale dello Stato. Ma lui stesso sostiene che non c´è stato alcun
seguito a quella comunicazione.
«A Tavernole ogni sei mesi, nelle
vicinanze della ditta Rambaldini, si possono vedere camion e ruspa che
rimuovono i detriti dal fiume - aggiunge il bovegnese -: Sotto questa
scarpata passa infatti un torrente che poi si congiunge con il fiume
Mella, e ovviamente quando piove tutto questo materiale viene trascinato
dall´acqua verso valle».
Sempre a Bovegno c´è poi un´altra anziana
che dichiara di aver visto alcuni uomini buttare del legname tagliato
lungo il torrente che attraversa Graticelle. Insomma, tutto quello che
viene gettato è di origine naturale, quindi in paese non si vive di
certo il problema degli sversamenti industriali presenti a Lumezzane e a
Villa Carcina; ma oltre che illegale, questo atteggiamento è comunque a
dir poco irrispettoso dell´ambiente.
«Non eravamo mai stati
informati del problema, ma provvederò a parlare con i nostri operai per
capire cosa sta succedendo - assicura il sindaco Tullio Aramini -. In
quella zona abbiamo posizionato un container per raccogliere il
materiale che prima viene ammucchiato e poi smaltito attraverso l´isola
ecologica. Invito tutta la cittadinanza a segnalarci, anche in forma
anonima, chiunque venga visto a eliminare in modo sospetto foglie e
sabbia».
Effettivamente tra le vie del paese nessuno racconta
volentieri questa storia facendo nomi e cognomi, ma sono in parecchi a
dire di sapere. L´intento non è quindi quello di avviare una caccia alle
streghe, ma di risolvere il problema. M.BEN. Bresciaoggi
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