lunedì 25 marzo 2013

I commercianti e il Comune: pace armata su feste e sagre

È stato un dibattito acceso quello avvenuto nei giorni scorsi nella sala consiliare di Lumezzane: in scena c´era un incontro aperto a tutti i commercianti della città, e nonostante la scarsa partecipazione (su circa 400 lettere inviate si sono presentati solo in 25), il confronto ha permesso di affrontare la questione dei pasti e delle vendite «selvagge» che vedono in campo associazioni e oratori. 
La polemica sollevata dai commercianti (e già raccontata da Bresciaoggi) è chiara e condivisa anche da chi non era presente: feste patronali, tornei di calcio serali che durano mesi, spiedi e pranzi proposti da alpini, pensionati e associazioni, insieme alle vendite di uova pasquali, torte e altri articoli per raccogliere fondi, stanno intralciando il lavoro di chi fa il commerciante per mestiere. E la richiesta che arriva da questi ultimi è che ognuno torni a fare il proprio lavoro, perchè i tornei si possono fare anche con l´ausilio di un semplice bar senza attivare veri punti di ristoro aperti tutte le sere. 
Per risolvere la situazione, l´assessore Rosanna Saleri ha proposto di creare un tavolo di confronto tra le parti, ma i commercianti, per evitare che il confronto si trasformi in uno scontro, hanno scelto di inviare una lettera all´attenzione del sindaco per segnalare il problema, in modo che possa essere la stessa amministrazione a chiamare i gruppi locali e concordare con loro una soluzione.
Nella stessa serata è stata poi proposto un evento informativo per istruire gli esercenti sulla normativa che regola le domande e il posizionamento delle insegne, ma anche corsi di formazione su igiene, sicurezza sul lavoro e pronto soccorso. Infine, è stata confermata la prossima edizione di «Armonie e sapori», la festa che prende molto tempo ai negozianti i quali però si spendono volentieri per dar lustro alla città. 
Per quanto riguarda poi la nuova tensione creata dall´arrivo del Mercato di Forte dei Marmi, Saleri ha spiegato che «l´iniziativa è stata un esperimento e, se dovessero tornare, sono già state segnalate le cose che non ci sono piaciute». Infine l´assessore, con i toni passionali che la contraddistinguono, ha ricordato che deve rendere conto a tutti, e che da tre anni chiede agli operatori di attivare altre iniziative per animare il commercio locale.  bresciaoggi  M.ben

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