giovedì 7 febbraio 2013

Le «missioni» benefiche per i paesi terremotati

Quando si tratta di aiutare con risorse e beni materiali di prima necessità le associazioni o quei Comuni che hanno avuto gravi calamità e hanno bisogno di riprendere a costruire, Lumezzane risponde sempre in modo concreto, nonostante la crisi, attraverso l´impegno di cittadini, artigiani, imprenditori e gruppi di volontariato.
LE MISSIONI benefiche bresciane degli ultimi mesi hanno riguardato soprattutto il vicino Mantovano, colpito nel maggio 2012 dal grave terremoto che ha provocato morti e distruzione soprattutto in Emilia. E che la Valgobbia fosse sempre in primo piano lo ha dimostrato nei giorni scorsi anche la Protezione civile guidata da Emilio Gozzini, che nella sede della Provincia con l´assessore competente Fabio Mandelli ha presentato i risultati della vendita del grana padano terremotato, con 1.800 euro ricavati per aiutare le popolazioni di San Giacomo Segnate, nel Mantovano. Rimanendo in zona, l´Associazione dei comuni bresciani nel dicembre scorso ha aperto una raccolta fondi da destinare a Quistello, un altro dei 34 paesi colpiti dal sisma, per ricostruire l´asilo nido Arcobaleno. E tra le risorse che confluiranno nella campagna bresciana ci saranno anche gli aiuti economici dei lumezzanesi che il 7 giugno, a venti giorni dalla calamità, hanno iniziato a riempire il conto corrente numero 102110741 aperto dal Comune all´Unicredit Banca di via Marconi, accanto al municipio. 
«Attualmente sul conto ci sono 1.050 euro - dice il sindaco Silverio Vivenzi - che saranno trasferiti nella campagna di aiuti dell´Acb alla filiale del Banco di Brescia di via Cefalonia, in città. In ogni caso - continua il primo cittadino - il conto bancario rimarrà aperto agli amministratori, cittadini, associazioni e imprenditori generosi che potranno continuare a fare offerte per incrementare il fondo da destinare alla sistemazione dell´asilo nido mantovano».F.Z. bresciaoggi

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