mercoledì 30 gennaio 2013

Ospedale, l´eccellenza inizia al pronto soccorso

Un «viaggio» ideale all´interno di un ospedale non può che iniziare dal pronto soccorso. Anche a Gardone, dove si attende a breve una ristrutturazione che amplierà notevolmente gli spazi di un servizio rivolto oggi a un bacino di utenza di circa 100 mila abitanti.
Qual´è la situazione attuale? «Negli ultimi tre anni - riepiloga Maurizio Poli, il direttore del servizio di emergenza - si è assistito a un continuo incremento dell´attività con 60/70 accessi al giorno, il doppio rispetto a 7 anni fa, quando avvenne la chiusura del servizio di Lumezzane, e ad un incremento dei pazienti alle prese con patologie cardio-cerebro-vascolari e degli anziani polipatologici, alle prese con una fragilità clinica che richiede un sempre maggiore impegno medico e infermieristico».
Il pronto soccorso rappresenta un «filtro», e dopo il passaggio dalla struttura il tasso di ricovero nei reparti del presidio (Medicina, Chirurgia, Ortopedia e Cardiologia) è stabile al 15%, in linea con le direttive regionali, e costituisce comunque il 70% dei ricoveri totali del presidio. «Un risultato possibile con l´attività diagnostico terapeutica svolta nei quattro letti di osservazione», aggiunge Poli.
Nel reparto urgenze di Gardone si è adottato un modello gestionale e organizzativo che garantisce la salute dell´utente indipendentemente dalla zona di residenza; grazie per esempio all´integrazione con alcuni reparti specialistici dell´ospedale civile di Brescia, che consente la cura di patologie come l´infarto miocardico e l´ischemia cerebrale acuta. «Succede - spiegano in reparto - anche grazie allo sviluppo della telemedicina con la trasmissione di immagini radiologiche e neuroradiologiche, e anche con l´ausilio di webcam, selezionando e facendo accedere in tempi utili tutti i cittadini della valle colpiti da queste patologie urgenti alle cure specialistiche necessarie».
«Per rispondere ai bisogni della popolazione ultrasettantacinquenne - sottolinea ancora Poli -, che rappresenta una percentuale considerevole dei nostri accessi, uno degli obiettivi è oggi quello di riorganizzare l´attività dell´osservazione breve intensiva: il processo assistenziale continuerà infatti dopo la dimissione con la rivalutazione nell´ambulatorio, garantendo una dimissione protetta del paziente con un percorso condiviso anche con i colleghi della Medicina, del laboratorio e con la Geriatria di Brescia».
«Il nostro scopo è quello di essere efficienti ed efficaci - conclude il responsabile del servizio -, di fornire la giusta soluzione a ogni paziente attraverso anche l´integrazione delle risorse sanitarie territoriali con quelle della struttura ospedaliera. Tutto ciò è possibile con operatori sanitari meritevoli e sostenitori di un modello di lavoro in team per uniformare l´attività clinica e assistenziale, per rispondere agli standard di qualità sanitaria e per la soddisfazione del paziente: l´unico nostro referente». bresciaoggi Laura Piardi

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