giovedì 20 dicembre 2012

Scuole: la partita della salvezza si giocherà con il liceo sportivo

Il sistema scolastico di Lumezzane sembra essere entrato nel tunnel della crisi, come illustrato sulle colonne di Bresciaoggi anche nell´edizione di domenica scorsa, a proposito della scuola dell´obbligo: le elementari e le medie. Ma dello stesso «virus» soffre, ancora di più, la formazione superiore, in particolare l´istituto «Moretti» al Villaggio Gnutti, che comprende l´Itis, il liceo scientifico, l´Itc e l´Ipsia, nella nuova versione rivolta soprattutto alla pratica. 
LA MALATTIA SI CHIAMA «esodo» e coinvolge tutti gli studenti a più livelli, dai ragazzini ai grandi. Ma se fino alle medie sono le famiglie per la maggior parte a decidere la formazione dei figli, l´ingresso alle superiori è una scelta spesso compiuta dai ragazzi. E, a giudicare dai numeri, sono pochi a rimanere in Valgobbia. 
Per l´anno in corso sono solo 227 gli iscritti al «Moretti». Le destinazioni? Sarezzo e Gardone Valtrompia, paesi dove sono presenti gli stessi corsi attivati a Lumezzane. Una situazione allarmante, quindi, per dirigenti e Comune, in primis per l´assessore all´Istruzione Lucio Facchinetti, che sta cercando - tramite il tavolo tecnico sull´argomento - alcune soluzioni per trattenere gli studenti sul territorio. «Il fatto di avere l´istituto superiore che dipende dalla direzione del "Primo Levi" di Sarezzo non deve essere limitante - dice il vicesindaco - perché offriamo l´opportunità di poter seguire le lezioni anche qui». 
La scuola che non affronta questo genere di problemi è l´agenzia formativa «Don Angelo Tedoldi» che, unica in Valtrompia, ogni anno raccoglie al contrario centinaia di adesioni per partecipare ai corsi. 
La strada che sembra profilarsi, a pochi mesi dall´apertura delle iscrizioni, è il potenziamento dell´«open day» con varie giornate per studenti, insegnanti, genitori e aziende del territorio, che servano a conoscere le materie di studio, le aule, i laboratori e le opportunità di lavoro al termine del ciclo. 
«Una situazione di questo tipo parte dalla scuola dell´obbligo - commentano da via Monsuello - visto che è difficile che qualcuno possa frequentare istituti esterni, per poi tornare a Lumezzane». Una spinta per invertire la marcia potrebbe arrivare dal marchio territoriale, un´idea alla quale sta lavorando l´assessore Facchinetti con il ministero dello Sviluppo economico, per legare scuola, studenti e aziende di qualità. 
UN´ALTRA SOLUZIONE per ripopolare le scuole valgobbine è il liceo sportivo, progetto che vede Lumezzane in prima fila a livello provinciale: aprirà quando e se il ministero approverà i decreti attuativi. «Abbiamo le strutture e le società per poter formare nuovi allenatori ed educatori - conclude Facchinetti - e un simile liceo potrebbe raggiungere un ampio bacino di ragazzi».  F.Zizzo Bresciaoggi

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