Tutti gli ex studenti che hanno
frequentato le scuole di Lumezzane Piatucco fino alla metà degli anni
Novanta ricordano ancora il profumo di krapfen e brioche che li
accompagnava in aula tutte le mattine. Il merito era di Luciano Renica,
fondatore nel 1975
del laboratorio artigianale di via Nino Bixio, trasferitosi poi a
Gombaiolo nel 1996 sotto il nome di pasticceria «Chantilly».
Al timone dell´attività, segnalata anche quest´anno dalla guida «Gambero
rosso pasticceri & pasticcerie» , ci sono oggi le due figlie,
Barbara e Silvana, affiancate da Ugo Sanvitti, il marito della prima. La
filosofia del locale è da sempre la stessa: puntare
su materie prime di qualità, sull´attenzione ai particolari e
sull´evoluzione del gusto.
In passato, oltre a partecipare a importanti manifestazioni nazionali e
internazionali questa famiglia di artigiani del sapore aveva ottenuto la
«forchetta d´argento» assegnata alla migliore pasticceria della
provincia di Brescia; e oggi recentemente è stata
premiata con 84 punti, uno in più rispetto all´anno scorso, dalla già
citata e prestigiosa guida gastronomica: 69 punti alla produzione, 8 per
il servizio e 7 per l´ambiente.
In vista dell´inserimento in guaduatoria il locale di via Garibaldi è
stato ispezionato a sorpresa e i tecnici, entrati in qualità di normali
clienti, sono usciti soddisfatti. A parere degli esperti sono molto
buone le frolle delle cartellette e la crema chantilly,
ingrediente fondamentale di molte torte in esposizione. Tra i dolci
lievitati, poi, la guida del Gambero rosso segnala la «fongada», un
dolce tipico lumezzanese (per ottenerlo è assolutamente necessario
prenotare), nonché quelli tradizionali delle feste, panettone
in testa.
La vostra è l´unica struttura valtrumplina menzionata dalla
pubblicazione specializzata. Il segreto di questo successo? «La
formazione continua per il personale, l´attenzione e la cordialità nei
confronti della clientela e l´occhio di riguardo (anzi due) per
la qualità dei nostri prodotti - rispondono i gestori -. Il lavoro di
squadra è sempre molto importante e nonostante lo lontananza dal centro e
i limitati posti a sedere siamo contenti dei risultati. Ma non si vive
di soli incassi, ed essere selezionati tra
i migliori locali nazionali è una grande soddisfazione che ci ripaga
delle fatiche». M.BEN. bresciaoggi
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