Le leggi esistono e il buonsenso anche; ma quando si tratta di barriere
architettoniche non è infrequente registrare ancora non poche
dimenticanze progettuali. Eppure quello degli ostacoli dell´ambiente è
un grosso problema per numerosi cittadini con difficoltà di movimento.
A
Lumezzane, la questione è stata recentemente sollevata da un nuovo
ospite che risiede nella comunità sociosanitaria «Memorial Felice
Saleri». Sergio Piardi, 45 anni, è arrivato da pochi giorni in
Valgobbia, ma mentre ha potuto apprezzare le caratteristiche e il
servizio offerto dal centro gestito dalla cooperativa Cvl, ha dovuto
accusare anche qualche difficoltà con gli spostamenti. L´ospite può
muoversi solo con l´aiuto di una sorta di carrello con le rotelle, ma
purtroppo tra la sua nuova casa e il centro di riabilitazione della
Fondazione Maugeri ci sono alcuni ostacoli.
«Venerdì mi sono fatto
accompagnare in municipio per depositare una lettera di reclamo al
sindaco di Lumezzane - spiega Sergio -. Con il mio scritto mi sono fatto
carico anche delle esigenze di altri che, come me, hanno bisogno di
avere un tragitto lineare per potersi muovere senza correre rischi».
Effettivamente, oltre al nostro interlocutore anche alcuni anziani
denunciano qualche difficoltà negli spostamenti lungo quel tratto di
strada, e si domandano come mai l´amministrazione comunale non abbia
provveduto all´abbattimento delle barriere visto che proprio in questa
zona sono già in corso dei lavori per la creazione di due rotatorie.
Ma
veniamo agli ostacoli. Davanti alla comunità è presente una passerella
con una griglia di acciaio (a tratti un po´ dissestata) che costeggia i
parcheggi e la strada, ma a circa metà del tragitto si presenta una
santellina, costruita in memoria di Padre Pio, che già di per sé crea
qualche problema. Alla fine della passatoia si forma poi un dislivello
proprio davanti alla farmacia Morandi; poi un marciapiede senza rampa, e
la strada che sala dal Villaggio Gnutti senza strisce pedonali.
Ma i
problemi non sono finiti. Appena attraversata la strada, all´esterno
della clinica c´è un ultimo marciapiede che viene interrotto proprio da
un parcheggio per disabili. In pratica se c´è un auto in sosta non si
può usufruire della scivolo e bisogna per forza affrontare il gradino.
Per Sergio mantenere la sua autonomia negli spostamenti è un fattore
essenziale per poter condurre una vita «normale» nonostante le
difficoltà motorie. Ma i numerosi impedimenti che trova lungo il
tragitto lo costringono a farsi accompagnare dal personale di servizio.
«Abbiamo
ricevuto e preso in considerazione la richiesta - commenta Mario
Salvinelli, assessore ai Lavori pubblici - e ci riserviamo qualche
giorno per capire se e come poter risolvere la questione». Paradossale
che sia proprio la statua del frate di Pietralcina a creare qualche
piccolo intoppo. Bresciaoggi 30/10/12 - Marco Ben.
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