L´ennesima scossa di terremoto registrata sull´Appennino emiliano ha
fatto tremare anche l´intera provincia bresciana alle 16.48 di ieri.
Grande spavento in particolare nell´Emilia già piegata dai tragici
eventi degli scorsi mesi. Anche tra i bresciani non è mancata
l´apprensione, ma il fenomeno è arrivato da lontano.
L´epicentro del
sisma è stato individuato nel Piacentino in Valnure, tra i paesi di
Ponte Dell´Olio e Ferriere. Secondo la rilevazione dell´istituto
nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la scossa tellurica ha avuto una
magnitudo 4.5 della scala Richter.
Di pochi secondi la durata del
fenomeno, che in ogni caso è stato avvertito anche ai piani più bassi
delle abitazioni e nell´intera provincia bresciana, dove i centralini
dei Vigili del fuoco sono stati presi d´assalto da richieste
d´informazioni provenienti da Lumezzane, Valle Sabbia, e nella intera
bassa bresciana dove i sindaci si sono allertati.
La scossa di
magnitudo 4.55 che ieri ha fatto tremare la terra tra parmense e
piacentino è stata sentita in particolare a Carpenedolo, Montichiari e
altri centri della pianura, oltre che sul Garda dove, pur rimarginate le
ferite, è sempre vivo il ricordo della catastrofe del novembre 2004.
Sulla riviera non si sono registrati danni.
Il professor Gianfranco
Bertazzi, direttore dell´Istituto di geofisica e bioclimatologia
sperimentale di Desenzano, che ha in carico la rete bresciana di
monitoraggio sismico, spiega: «Non ho ricevuto segnalazioni di danni. La
scossa - dice - è stata avvertita perché si sono agitati i vetri, e
poco altro. Io ero a Desenzano, ma so che è stata sentita molto bene per
esempio anche a Peschiera».
«Si potrebbe parlare a questo punto di
normali eventi - afferma il professore - che si susseguono
quotidianamente in quella zona dalla scorsa primavera. Solo che rispetto
a quelli diciamo "normali", di magnitudo 2.5 o 3, questa è stata più
forte. Probabilmente è la prosecuzione di fenomeni sismici che erano già
in atto».
Come dire: dobbiamo farci l´abitudine. E finchè questa è l´intensità, tutto sommato si può anche cercare di stare tranquilli. Bresciaoggi
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