martedì 2 ottobre 2012

Scorie «parcheggiate» ma il bunker è pronto

Le scorie radioattive di cesio 137 stipate dal 2010 in un locale isolato della raffineria di metalli «Rivadossi» di Lumezzane Premiano sono «tornate» in Consiglio comunale. Il caso è stato sollevato per la terza volta in un anno ancora dal consigliere del Partito Democratico Francesco Becchetti, che ha presentato un´interpellanza per chiedere quando l´intera operazione sarà conclusa. «A che punto sono i lavori del piazzale, dove la gru dovrà muoversi per spostare i "bags"? - chiede Becchetti - e quando saranno definitivamente tombate le scorie?».
HA RISPOSTO IL SINDACO Silverio Vivenzi che si è detto «seccato come Becchetti» della situazione, visto che la scelta sui tempi non spetta più al Comune, ma agli organi competenti, in particolare al tavolo tecnico convocato dalla Prefettura. «Il 21 maggio sono terminati i lavori per il piazzale e dall´11 giugno la ditta aspetta il via libera per spostare le scorie - ha spiegato Vivenzi -: il 5 settembre si è svolto l´ennesimo tavolo tecnico: la decisione spetta a questo organismo».
Ricordiamo che nella stanza isolata e messa in sicurezza nel capannone di via Madonnina sono stipati 80 sacchi di scorie in sei contenitori: 150 tonnellate di materiale rispedito dalla Germania nel 2008 dopo che era stato riscontrato un forte tasso di contaminazione. Di questi, cinque container sono a basso grado di radioattività e l´altro è più inquinante. Dopo l´operazione di trasferimento nel bunker in cemento armato, già costruito e pronto per ospitare il materiale in questione, le scorie potrebbero rimanere «attive» fino a 300 anni per quanto riguarda il contenitore più radioattivo, mentre gli altri dovrebbero esaurire la loro carica entro il prossimo secolo. Sulla situazione c´era stata una sollevazione popolare da parte dei valgobbini che si ritrovano in casa una «bomba antiecologica», lamentando anche il fatto che la «Rivadossi» ha ceduto la competenza sull´azienda a un´altra società collegata. In Consiglio si è parlato anche delle possibili soluzioni per trasferire il materiale, ma il sindaco ha smentito. «In attesa di nuove disposizioni questo è l´unico modo che la ditta può adottare - ha detto - come insegna il caso delle Acciaierie Venete di Sarezzo che non hanno avuto il via libera per trattare le scorie in Germania». La situazione potrebbe sbloccarsi domani quando a Lumezzane è atteso il prefetto Narcisa Brassesco Pace per l´attribuzione del titolo di «Città»: nell´occasione potrebbe essere consegnato un documento ufficiale firmato da tutto il Consiglio. F.ZIZ. Bresciaoggi

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