In tre anni, la percentuale di
differenziazione e riciclaggio dei rifiuti di Lumezzane è aumentata solo
del 9%. E adesso il Comune vuole innestare una marcia più alta,
toccando in fretta almeno il 40% ricorrendo, per esempio, ai cassonetti
dotati di calotta
già adottati altrove.
Entro l´anno ci sarà un nuovo bando per il servizio di raccolta. Ma qual´è la situazione attuale?
L´assessore a Urbanistica e Ambiente Andrea Capuzzi ricorda che da un
misero 29% di riciclato si è passati a oltre il 38%, anche se
l´obiettivo fissato da centrare entro il mandato è appunto quello del
40%. Un risultato che si può raggiungere anche riducendo
forzatamente ciò che finisce nei cassonetti dell´indifferenziato. Anche
qui, si diceva, si pensa di dotare i contenitori grigi di una calotta
apribile con una chiavetta in dotazione ai cittadini. In questo modo si
eviterebbero i conferimenti dall´esterno,
anche se i casi in Valgobbia sono limitati, mentre chi getta lo sporco
senza riciclare potrà farsi un´idea di quanto dovrà pagare in bolletta.
È stata invece esclusa già da mesi la possibilità di adottare la
soluzione del porta a porta per carta, vetro, plastica e altro: il
servizio, dicono in Comune, costerebbe un terzo in più, e non c´è
l´intenzione di stravolgere le abitudini dei cittadini. Ma
quanto pesano invece in questa scelta il nome e le «abitudini» del
gestore del capitolo rifiuti?
Intanto in Valgobbia si aspetta anche il contributo positivo, avviato in
maggio, della raccolta della frazione umida della spazzatura attraverso
80 cassonetti marroni piazzati sul territorio comunale. F.Z.
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