Nel marzo scorso la Regione Lombardia ha approvato le nuove regole
destinate ai comuni nel settore dell´ampliamento di edifici privati,
alberghi e capannoni e case. Un intervento, lo ricordiamo, varato sulla
base del decreto legge sullo sviluppo «inventato» per provare a
rilanciare il settore dell´edilizia in forte crisi; ma anche col non
secondario obiettivo di valorizzare il patrimonio urbanistico già
esistente e di riqualificare così le aree urbane. In sostanza si è
trattato del già noto «Piano casa» introdotto la prima volta nel 2009 e
sviluppatosi con scarsi risultati fino all´aprile del 2011. Scarsi anche
a Lumezzane dove, complice la crisi, nei due anni di operatività sono
arrivate in Comune solo tre richieste di ampliamento: una conclusa e le
altre in corso.
Il nuovo regime, con regole meno stringenti rispetto
all´operazione precedente, è stato presentato sere fa in consiglio
comunale dall´assessore all´Urbanistica Andrea Capuzzi. Escluse le zone
del centro storico, negli altri settori della città si potrà intervenire
grazie ai bonus volumetrici assicurati a chi interverrà anche
sull´efficienza energetica degli edifici da sistemare.
In pratica,
ampliare la propria abitazione (o il proprio edificio artigianale)
inserendo strumenti utili a evitare la dispersione del calore e
installando meccanismi di sfruttamento delle fonti energetiche
rinnovabili sarà meno costoso grazie agli sgravi pubblici.
Nel nuovo
piano sono ricompresi anche gli alloggi per le famiglie che si occupano
di persone non autosufficienti, e in questi casi è possibile aumentare
la volumetria residenziale fino a 100 metri cubi.
Adottando la legge
regionale, poi, il Comune ha individuato anche tre ambiti nei quali
possono essere ampliati capannoni ed edifici industriali. Si tratta
della zona produttiva consolidata, quella di espansione e una totalmente
produttiva nella quale le aziende possono ospitare anche le residenze
dei dipendenti. In questi casi è previsto un bonus del 10% con la
possibilità di allargare gli stabili fino a 500 metri quadrati. Non ci
sarà, invece, un altro bonus del 5% per la «sostituzione» degli edifici,
e in compenso il piano prevede pure spazi verdi e parcheggi.
«Non
ci aspettiamo effetti miracolosi da questa operazione - commenta
l´assessore Capuzzi -, ma ci sono alcune disposizioni interessanti, come
il bonus sull´ampliamento delle case nelle quali vivono famiglie con
persone non autosufficienti». I tempi? Le domande vanno presentate in
Comune fino al 31 dicembre 2013.- bresciaoggi F.ZIZZO
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