lunedì 22 ottobre 2012

Edilizia in ristagno? Riparte il Piano casa

Nel marzo scorso la Regione Lombardia ha approvato le nuove regole destinate ai comuni nel settore dell´ampliamento di edifici privati, alberghi e capannoni e case. Un intervento, lo ricordiamo, varato sulla base del decreto legge sullo sviluppo «inventato» per provare a rilanciare il settore dell´edilizia in forte crisi; ma anche col non secondario obiettivo di valorizzare il patrimonio urbanistico già esistente e di riqualificare così le aree urbane. In sostanza si è trattato del già noto «Piano casa» introdotto la prima volta nel 2009 e sviluppatosi con scarsi risultati fino all´aprile del 2011. Scarsi anche a Lumezzane dove, complice la crisi, nei due anni di operatività sono arrivate in Comune solo tre richieste di ampliamento: una conclusa e le altre in corso.
Il nuovo regime, con regole meno stringenti rispetto all´operazione precedente, è stato presentato sere fa in consiglio comunale dall´assessore all´Urbanistica Andrea Capuzzi. Escluse le zone del centro storico, negli altri settori della città si potrà intervenire grazie ai bonus volumetrici assicurati a chi interverrà anche sull´efficienza energetica degli edifici da sistemare.
In pratica, ampliare la propria abitazione (o il proprio edificio artigianale) inserendo strumenti utili a evitare la dispersione del calore e installando meccanismi di sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili sarà meno costoso grazie agli sgravi pubblici.
Nel nuovo piano sono ricompresi anche gli alloggi per le famiglie che si occupano di persone non autosufficienti, e in questi casi è possibile aumentare la volumetria residenziale fino a 100 metri cubi.
Adottando la legge regionale, poi, il Comune ha individuato anche tre ambiti nei quali possono essere ampliati capannoni ed edifici industriali. Si tratta della zona produttiva consolidata, quella di espansione e una totalmente produttiva nella quale le aziende possono ospitare anche le residenze dei dipendenti. In questi casi è previsto un bonus del 10% con la possibilità di allargare gli stabili fino a 500 metri quadrati. Non ci sarà, invece, un altro bonus del 5% per la «sostituzione» degli edifici, e in compenso il piano prevede pure spazi verdi e parcheggi.
«Non ci aspettiamo effetti miracolosi da questa operazione - commenta l´assessore Capuzzi -, ma ci sono alcune disposizioni interessanti, come il bonus sull´ampliamento delle case nelle quali vivono famiglie con persone non autosufficienti». I tempi? Le domande vanno presentate in Comune fino al 31 dicembre 2013.- bresciaoggi F.ZIZZO

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