mercoledì 1 agosto 2012

Integrazione, si parte da casa

È un «punto» che ondeggia tra luci e ombre quello fatto dalla cooperativa «Il Mosaico». Una situazione che in Valgobbia registra importanti sperimentazioni nel sociale ma anche il rischio concreto di dover ridurre l´impegno inchinandosi alla crisi.
Partendo dalle luci, grazie a un contributo della Fondazione Cariplo la coop di Lumezzane ha potuto acquistare un nuovo immobile da mettere a disposizione del progetto «abitare sociale» studiato in collaborazione con il Consorzio valli e altre cooperative del territorio (Il Sogno, Gaia, La Vela e C.v.l.). L´obiettivo è quello di portare all´attenzione della comunità e degli enti locali il tema dell´housing sociale come una questione prioritaria da affrontare anche in Valtrompia.
Il nuovo alloggio si trova nella frazione di Sant´Apollonio, in via Monte Ladino, e verrà occupato nelle prossime settimane da una famiglia straniera che a oggi è ancora priva di uno spazio dignitoso nel quale vivere. L´intento è quello di ospitare il nucleo familiare per circa 18 mesi, durante i quali un operatore accompagnerà gli immigrati in un percorso di integrazione sociale che dovrebbe portare i protagonisti dell´esperimento al raggiungimento dell´autonomia finanziaria e gestionale.
Di fatto, il personale de «Il Mosaico» aiuterà gli stranieri ad inserirsi nel tessuto sociale e a trovarsi una sistemazione definitiva anche grazie al supporto di bandi, convenzioni e aiuti messi a disposizione dei diversi enti locali o regionali. In questo modo il nuovo alloggio sarà un punto di partenza e non di arrivo, e al termine del periodo prestabilito sarà occupato da un´altra famiglia che ripercorrerà il medesimo percorso.
E adesso passiamo alle ombre. Lo sfondo rappresentato da ristrettezze economiche e continui tagli al sociale rischia di mettere in discussione la ripartenza di altri servizi organizzati dalla cooperativa valgobbina. Il servizio «Boyzone», per esempio, che si occupa di contrastare il disagio giovanile attraverso la promozione dell´agio e la stimolazione delle potenzialità dei ragazzi, rischia infatti di non partire. Inoltre, oltre ad avere 20 dipendenti in cassa integrazione la coop non è certa di riuscite ad attivare i propri servizi nel mese di settembre, e il tutto potrebbe essere rimandato all´inizio del nuovo anno.
«Ovviamente non trascuriamo le situazioni più difficili - commenta la presidente Serafina Medaglia - e finora siamo riusciti a mantenere i servizi nonostante il calo delle entrate alle quali il nostro gruppo sta reagendo anche grazie all´aiuto dei volontari e dei dipendenti che capiscono la situazione. Nel 2011 abbiamo risposto ai bisogni del territorio garantendo tutte le attività e i progetti sui quali lavoriamo da anni. Nei mesi a venire navigheremo a vista e vedremo di limitare i tagli alle situazioni non urgenti».
Tutto il personale del Mosaico tiene duro e confida in nuovi bandi che potranno essere sfruttati per fornire sostegno economico alle idee operative; che di certo non mancano.
Nel frattempo, lo ricordiamo, procedono anche i lavori di ristrutturazione della nuova sede di via Montini, nella quale la società cooperativa si trasferirà nel mese di settembre.

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