È un «punto» che ondeggia tra luci e ombre quello fatto dalla
cooperativa «Il Mosaico». Una situazione che in Valgobbia registra
importanti sperimentazioni nel sociale ma anche il rischio concreto di
dover ridurre l´impegno inchinandosi alla crisi.
Partendo dalle
luci, grazie a un contributo della Fondazione Cariplo la coop di
Lumezzane ha potuto acquistare un nuovo immobile da mettere a
disposizione del progetto «abitare sociale» studiato in collaborazione
con il Consorzio valli e altre cooperative del territorio (Il Sogno,
Gaia, La Vela e C.v.l.). L´obiettivo è quello di portare all´attenzione
della comunità e degli enti locali il tema dell´housing sociale come una
questione prioritaria da affrontare anche in Valtrompia.
Il nuovo
alloggio si trova nella frazione di Sant´Apollonio, in via Monte Ladino,
e verrà occupato nelle prossime settimane da una famiglia straniera che
a oggi è ancora priva di uno spazio dignitoso nel quale vivere.
L´intento è quello di ospitare il nucleo familiare per circa 18 mesi,
durante i quali un operatore accompagnerà gli immigrati in un percorso
di integrazione sociale che dovrebbe portare i protagonisti
dell´esperimento al raggiungimento dell´autonomia finanziaria e
gestionale.
Di fatto, il personale de «Il Mosaico» aiuterà gli
stranieri ad inserirsi nel tessuto sociale e a trovarsi una sistemazione
definitiva anche grazie al supporto di bandi, convenzioni e aiuti messi
a disposizione dei diversi enti locali o regionali. In questo modo il
nuovo alloggio sarà un punto di partenza e non di arrivo, e al termine
del periodo prestabilito sarà occupato da un´altra famiglia che
ripercorrerà il medesimo percorso.
E adesso passiamo alle ombre. Lo
sfondo rappresentato da ristrettezze economiche e continui tagli al
sociale rischia di mettere in discussione la ripartenza di altri servizi
organizzati dalla cooperativa valgobbina. Il servizio «Boyzone», per
esempio, che si occupa di contrastare il disagio giovanile attraverso la
promozione dell´agio e la stimolazione delle potenzialità dei ragazzi,
rischia infatti di non partire. Inoltre, oltre ad avere 20 dipendenti in
cassa integrazione la coop non è certa di riuscite ad attivare i propri
servizi nel mese di settembre, e il tutto potrebbe essere rimandato
all´inizio del nuovo anno.
«Ovviamente non trascuriamo le situazioni
più difficili - commenta la presidente Serafina Medaglia - e finora
siamo riusciti a mantenere i servizi nonostante il calo delle entrate
alle quali il nostro gruppo sta reagendo anche grazie all´aiuto dei
volontari e dei dipendenti che capiscono la situazione. Nel 2011 abbiamo
risposto ai bisogni del territorio garantendo tutte le attività e i
progetti sui quali lavoriamo da anni. Nei mesi a venire navigheremo a
vista e vedremo di limitare i tagli alle situazioni non urgenti».
Tutto
il personale del Mosaico tiene duro e confida in nuovi bandi che
potranno essere sfruttati per fornire sostegno economico alle idee
operative; che di certo non mancano.
Nel frattempo, lo ricordiamo,
procedono anche i lavori di ristrutturazione della nuova sede di via
Montini, nella quale la società cooperativa si trasferirà nel mese di
settembre.
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