Oltre a lavorare per la protezione degli animali d´affezione come i loro
«colleghi» di Villa Carcina, quest´anno gli iscritti dell´associazione
«A.mici&Co» di Lumezzane, una realtà nata nel settembre del 2011,
hanno appoggiato il lavoro svolto sul campo dalle guardie ecologiche
della Comunità montana della Valtrompia impegnate in una importante
edizione locale del «Progetto rospi».
Si tratta, lo ricordiamo, di
una campagna di censimento e salvataggio degli anfibi che in primavera,
con l´arrivo delle prime piogge, danno vita a una migrazione
riproduttiva rischiando di essere schiacciati dalle autovetture sulla
strada che porta in località Poffe. Non c´è una stima esaustiva dei
piccli animali che si spostano da boschi e prati alle pozze d´abbeverata
usate per deporre le uova, ma certamente da quando sono state
ripristinate quelle tra la «Cocca» e le Poffe il numero degli esemplari è
aumentato.
L´ultimo censimento 2012 ha permesso di contare il
passaggio di 116 rospi comuni, di 416 esemplari tra rane temporarie e
dalmatine (entrambi anfibi terricoli), di 94 tritoni comuni e di 11
salamandre: tutti salvati grazie alle barriere che ne hanno impedito
l´accesso diretto sull´asfalto e grazie all´opera dei volontari nel
portarli a destinazione. Così, il tasso di mortalità si è fermato al
10%.
I dati sono stati inviati al Centro studi Arcadia che si occupa
di analisi e promozione di iniziative di conservazione della piccola
fauna. E proprio da questa struttura arriva una stima paurosa: tra il
1986 e il 1990 su diversi tratti stradali della Lombardia sono stati più
di un milione gli anfibi adulti uccisi dalle auto; e nello stesso
periodo, sempre a causa del traffico si sono estinte importanti
popolazioni di rospo comune.
Entusiasti per i risultati, i volontari
lumezzanesi hanno in programma nuovi progetti da estendere anche ad
altri animali, ma prima devono aumentare gli iscritti: «Già oggi a volte
ci troviamo a dire no a chi ci porta alcuni gatti randagi - spiega
Barbara Renica -; ovviamente non si tratta di mancanza di interesse, ma
lo spazio è ridotto e non possiamo rischiare il sovraffollamento». Per
saperne di più ci sono l´indirizzo a.mici@gmail.com o la pagina
Facebook. M.BEN.(bresciaoggi)
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