Dall'onirico al... denarico.
Increduli e scettici (tra i quali anch'io), prendete nota della fresca
storia di F.B., di S. Sebastiano, ex calciatore del Lume. Notte di
sabato scorso, ore piccole. F.B è in ribollente attività onirica: sogna
due donne, una dal volto amico, che lo prende per le spalle e gli
sussurra: «Metti al lotto questi numeri: 12, 23, 37, 4; devi giocarli a
Lovate Triulzi e ricòrdati del Primo Maggio...». In quel momento il
sogno s'interrompe perché in camera irrompono i figli di F. B, svegliàti
dal terremoto. Non l'hai sentito? No! F.B. più che dalle scosse del
sisma era scosso dalla provvida amica che... dava i numeri. Al mattino,
il sognatore apre il computer per localizzare Lovate Triulzi di cui
nemmeno sospettava l'esistenza. Scopre che è un Comune milanese vicino a
Melegnano. Racconta tutto alla moglie che lo dissuade dall'andare fin
là con un perentorio comando: «Metti qui a Lumezzane!». Cosa che avviene
il lunedì successivo. Il martedì, al controllo dei numeri, la disdetta:
tranne il 12, gli altri sono usciti invertiti, ossia 32 e 73. F.B. si
rode: è perché non sono andato a Lovate, rumina tra sè, mordendosi
idealmente le dita.
Il mercoledì decide d'affrontare la trasferta nel
Milanese, in sella alla sua moto. Finalmente gioca i fatidici numeri,
tenendo presente che il Primo Maggio ha conosciuto il massimo splendore a
Roma; ergo, ruota di Roma. Il giorno dopo, al controllo dei numeri, un
sobbalzo: tre sono usciti proprio sulla ruota romana per una vincita
niente male di 3 mila 214 euro. Una vincita... da sogno, da riscuotere
presso Banca Intesa. Che dire? Increduli e scettici, inchiniamoci
umilmente al piccolo mistero dei sogni provvidenziali, ma soprattutto ai
grandi misteri sovrannaturali. La vicenda fa rivivere un personaggio
lumezzanese di raffinata arguzia, Severino Ghidini, detto Gioia, il
quale, un sabato, pellegrinava per osterie e bar, asserendo che i sogni
sono veri. Raccoglieva solo frasi di scherno, poi qualcuno lo sfidò a
dimostrare quanto sosteneva: «Guarda - aveva confermato serissimo -
stanotte mi sono sognato che non avevo un soldo, mi sono svegliato: era
assolutamente vero».
e. bon.
(Giornale di Brescia 26/05/2012)
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