La piazza del Noàl, ricavata al... quinto piano del centro commerciale
che vi sottostà, da anni ormai (fin dai tempi della Giunta Corli) è in
stato pietoso.
I cubetti di pietra bianchi e grigi sono saltati a macchia di leopardo.
Il
danno, finora, è stato tamponato alla bell'e meglio con cemento o
bitume. Rimedio provvisorio, perché già il sindaco Corli, ai tempi,
aveva preso di petto il problema, salvo incappare nelle maglie mai rade
delle carte e soprattutto dei veti alla spesa.
Ora - sempre meglio
tardi che più tardi ancora - finalmente la Giunta Vivenzi ha potuto
deliberare il rifacimento dell'intera pavimentazione con una spesa,
tutto sommato, contenuta: 40 mila euro. Che però andavano reperiti in
questi anni sgonfi che trovano le casse pubbliche anemiche come mai.
L'opera
è gia stata appaltata e consegnata all'impresa incaricata (confermano
all'unisono il sindaco, Silverio Vivenzi e l'assessore ai lavori
pubblici, Mario Salvinelli) per cui a giorni inizieranno i lavori di
ripristino.
I cubetti torneranno ad essere finalmente omogenei. Non
solo: saranno create vie di fuga per l'acqua e soprattutto, sarà vietato
agli autocarri sopra i 35 quintali di salire sulla piazza, com'è
avvenuto finora e causa prima del dissesto della pavimentazione che
tanti problemi ha creato.
Resta l'infelicità dell'accesso tanto
angusto da non consentire il passaggio contemporaneo di due automobili.
Ma a questo, essendo (imperdonabile?) difetto di nascita, non vi è
rimedio e la piazza del Noàl continuerà a rimanere uno spazio di
momentanea sosta e mai d'aggregazione.
Destino singolare di altre due
piazze lumezzanesi: quella di via Roma, intitolata a Giovanni Paolo II,
in quel di San Sebastiano (è dell'altro giorno la notizia che
finalmente il parcheggio sarà asfaltato), e quella intitolata a Paolo
VI, a Sant'Apollonio; come dire: due Papi in... solitudine.
Per
tacere della piazza semideserta della Piscina comunale a Piatucco,
parzialmente animata dai frequentanti l'impianto natatorio e super
animata quando avvengono manifestazioni festaiole con stand e tendoni ad
accogliere la gente.
Egidio Bonomi
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