martedì 29 maggio 2012

Lumezzane Meno rifiuti, meno benessere

LUMEZZANE Nel 2012, i 24mila lumezzanesi produrranno il 10,8 per cento di rifiuti in meno. Una percentuale rilevante se si pensa che nel 2011 ne sono state smaltite 12 mila 248. Il che fa, grosso modo, mille e 400 tonnellate in meno. Il dato si ricava dalla proiezione sul primo quadrimestre di quest'anno e dice chiaramente d'una consistente riduzione dei consumi.
La tendenza si era già evidenziata nel raffronto fra 2010, con 12 mila 687 tonnellate, e 2011, con 12 mila 248 tonnellate, per un calo del 3,45 per cento. Se da un lato meno rifiuti può significare maggior consolazione ambientale, dall'altro si deve annotare il calo demografico e qualche disagio circa il benessere, se almeno lo si evince appunto dai consumi.
Buono il livello di raccolta differenziata, intorno al 32 per cento nel 2010, salito al 38,18 per cento l'anno scorso, nonostante il calo totale dei rifiuti. Sempre l'anno scorso è entrato in funzione il cassonetto per i resti organici (da cucina) con un buon risultato: 276 tonnellate raccolte. A tutto ciò andrebbero aggiunti i rifiuti speciali che le aziende smaltiscono attraverso altri canali a proprie spese. Detta così assume un alcunché di semplificato, in realtà se si scorrono le varie tipologie di rifiuti c'è di che prendere atto d'una società complessa.
Le quali tipologie sono riassunte in tre blocchi: raccolta differenziata, indifferenziata, né l'uno, né l'altro; ma appena ci si cala nel dettaglio si scopre quante distinte categorie ruotano nella vita d'una comunità: rifiuti solidi urbani (Rsu), rifiuti speciali industriali (Rsi), carta, plastica, verde, stracci, accumulatori, vetro, medicinali, ferro, frigoriferi, legname, pile esauste, oli minerali, toner, oli e grassi vegetali, spazzamento strade, pneumatici, elettrodomestici, lampade e neon. Il tutto smaltito nella piattaforma comunale di Faidana.
Nonostante questo servizio, davvero ordinatissimo e puntiglioso, c'è chi abbandona divani mezzo distrutti, carcasse di elettrodomestici e altri oggetti ingombranti, lungo le ripe delle vallette, ai margini delle strade (quella per la Valsabbia ne è... privilegiata ove, a intervalli, si abbandonano mobili semi distrutti, divani, spesso materiale inerte...). Si può dire che i lumezzanesi siano sulla via della buona diligenza come sensibilità generale, anche se per la differenziata il divario è ancora ampio.
Egidio Bonomi (giornale di brescia)

Nessun commento:

Posta un commento