L´energia pulita è destinata a trovare ulteriore spazio sulla scena di
Lumezzane. Succederà grazie alla giunta comunale, che ha avviato al
governo la richiesta di finanziamento per cinque nuovi impianti
fotovoltaici da montare sui tetti delle scuole del territorio.
Ormai
in Valgobbia, tra edifici scolastici, residenze sanitarie («Le Rondini»)
e strutture sportive in carico al Comune gli edifici «pubblici» sono in
larga parte all´insegna del Sole: l´energia si produce in modo autonomo
garantendo nel tempo risparmi e guadagni.
Dopo l´adesione nei mesi
scorsi al «Patto dei sindaci» per la riduzione dei gas a effetto serra,
la nuova opportunità arriva dalla campagna promossa dal ministero
dell´Ambiente «Il Sole a scuola» nell´ambito del programma nazionale per
la promozione dell´energia solare. Un piano che prevede la costruzione
di impianti, un calendario di iniziative e laboratori per gli studenti e
la distribuzione di un vademecum sul risparmio energetico. Il documento
redatto dal ministero prevede che tutti i comuni italiani con meno di
50 mila abitanti possano chiedere un contributo fino al 100% (e non più
di 40 mila euro per ogni edificio) per il montaggio di un massimo di
cinque impianti solari.
E Lumezzane ha presentato una richiesta per
sostenere nuovi allestimenti per un totale di circa 150 mila euro. Per
il momento si tratta di progetti preliminari predisposti dagli
architetti Elena Maria Grasso e Raffaella Pellizzari dell´Ufficio
tecnico, ma sono già state individuate le future scuole a basso impatto.
Si tratta della media «Terzi Lana» di Sant´Apollonio (il costo
dell´opera è fissato in circa 37 mila euro), l´elementare «Bachelet»
nella stessa frazione (per oltre 25 mila), la «Maria Seneci» di San
Sebastiano (per circa 28 mila), la «Madre Teresa di Caldutta» di Faidana
(un piano da 32 mila) e l´Agenzia formativa «Don Angelo Tedoldi» di
Premiano (oltre 25 mila euro). (bresciaoggi F.Zizzo)
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