lunedì 21 maggio 2012

Duemila al meeting di Azione Cattolica

LUMEZZANE L'Azione Cattolica diocesana di Brescia, ha scelto la Valgobbia per organizzare il meeting unitario di quest'anno. Aperto a tutti i ragazzi, giovani, adulti che partecipano durante l'anno ad itinerari di formazione cristiana promossi dall'Azione Cattolica stessa attraverso i gruppi parrocchiali, l'incontro è iniziato alle 9 all'oratorio di Pieve.
Ad accogliere i quasi 2000 presenti, Massimo Orizio assistente diocesano della Azione Cattolica. Il momento più significativo è stato alle ore 15.30 con la Messa officiata dal vescovo mons. Luciano Monari; un momento che ha interessato l'intera comunità lumezzanese, legata o meno all'Azione Cattolica.
«Il meeting permette agli associati di tutte le età - ha sottolineato Rosanna Gnali, responsabile di AC Pieve e della Valtrompia - di incontrarsi, conoscersi, condividersi nello stile dell'Azione Cattolica. Naturalmente è stato anche un momento per pregare, riflettere e poter manifestare la gioia di essere associazione, cioè essere insieme».
Lo slogan prescelto dagli organizzatori è «a tutto voLUME», legato all'abbreviazione con cui si cita Lumezzane. L'iniziativa nasce dalla collaborazione delle associazioni delle tre frazioni valgobbine di S.Sebastiano, S.Apollonio e Pieve. L'impegnativa giornata ha visto i giovanissimi ed i giovani, riflettere sull'importanza delle relazioni negli ambienti in cui vivono, dalla scuola alla società ai luoghi di lavoro.
Per gli adulti,radunati al teatro Lux, invece il confronto è avvenuto sulle nuove relazioni che nasceranno grazie all'avvento delle Unità Pastorali ed è stato «uno spunto importante per i laici in vista del Sinodo». La giornata si è dimostrata importante per tutta la Valgobbia perché per la prima volta le tre associazioni parrocchiali di Lumezzane, si sono unite ed hanno organizzato insieme un evento così importante. «Si tratta di un esempio di collaborazione e di corresponsabilità che i laici devono iniziare ad imparare, ricorda Gnali. Per sentirci un tutt'uno abbiamo creato anche AC3, a significare l'unità di tre realtà nell'azione cattolica».
La Valgobbia ha dimostrato che non è solo un paese industriale, chiuso in se stesso, ma è una cittadina che ha voglia di aprirsi, di farsi conoscere ed apprezzare per ragioni diverse da quelle economiche. L'occasione è stata utile per far emergere anche la capacità di relazionarsi. L'Azione Cattolica, ha dato dimostrazione ieri di come l'esperienza associativa costituisca una scuola di grande valore. «Questa richiede attenzione e cura - è stato ricordato durante gli incontri - perché non scada in puro fatto organizzativo, ma conservi la carica umana e spirituale di incontro tra le persone. Familiarità che tende alla comunione; coinvolgimento che tende alla corresponsabilità; due ragioni contenute nel progetto formativo di Azione Cattolica ribadito ieri Valgobbia.
Angelo Seneci(giornale di brescia)

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