LUMEZZANE L'Azione Cattolica diocesana di Brescia, ha scelto la Valgobbia
per organizzare il meeting unitario di quest'anno. Aperto a tutti i
ragazzi, giovani, adulti che partecipano durante l'anno ad itinerari di
formazione cristiana promossi dall'Azione Cattolica stessa attraverso i
gruppi parrocchiali, l'incontro è iniziato alle 9 all'oratorio di Pieve.
Ad accogliere i quasi 2000 presenti, Massimo Orizio assistente
diocesano della Azione Cattolica. Il momento più significativo è stato
alle ore 15.30 con la Messa officiata dal vescovo mons. Luciano Monari;
un momento che ha interessato l'intera comunità lumezzanese, legata o
meno all'Azione Cattolica.
«Il meeting permette agli associati di
tutte le età - ha sottolineato Rosanna Gnali, responsabile di AC Pieve e
della Valtrompia - di incontrarsi, conoscersi, condividersi nello stile
dell'Azione Cattolica. Naturalmente è stato anche un momento per
pregare, riflettere e poter manifestare la gioia di essere associazione,
cioè essere insieme».
Lo slogan prescelto dagli organizzatori è «a
tutto voLUME», legato all'abbreviazione con cui si cita Lumezzane.
L'iniziativa nasce dalla collaborazione delle associazioni delle tre
frazioni valgobbine di S.Sebastiano, S.Apollonio e Pieve. L'impegnativa
giornata ha visto i giovanissimi ed i giovani, riflettere
sull'importanza delle relazioni negli ambienti in cui vivono, dalla
scuola alla società ai luoghi di lavoro.
Per gli adulti,radunati al
teatro Lux, invece il confronto è avvenuto sulle nuove relazioni che
nasceranno grazie all'avvento delle Unità Pastorali ed è stato «uno
spunto importante per i laici in vista del Sinodo». La giornata si è
dimostrata importante per tutta la Valgobbia perché per la prima volta
le tre associazioni parrocchiali di Lumezzane, si sono unite ed hanno
organizzato insieme un evento così importante. «Si tratta di un esempio
di collaborazione e di corresponsabilità che i laici devono iniziare ad
imparare, ricorda Gnali. Per sentirci un tutt'uno abbiamo creato anche
AC3, a significare l'unità di tre realtà nell'azione cattolica».
La
Valgobbia ha dimostrato che non è solo un paese industriale, chiuso in
se stesso, ma è una cittadina che ha voglia di aprirsi, di farsi
conoscere ed apprezzare per ragioni diverse da quelle economiche.
L'occasione è stata utile per far emergere anche la capacità di
relazionarsi. L'Azione Cattolica, ha dato dimostrazione ieri di come
l'esperienza associativa costituisca una scuola di grande valore.
«Questa richiede attenzione e cura - è stato ricordato durante gli
incontri - perché non scada in puro fatto organizzativo, ma conservi la
carica umana e spirituale di incontro tra le persone. Familiarità che
tende alla comunione; coinvolgimento che tende alla corresponsabilità;
due ragioni contenute nel progetto formativo di Azione Cattolica
ribadito ieri Valgobbia.
Angelo Seneci(giornale di brescia)
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