sabato 18 febbraio 2012

La solidarietà batte sui tasti

Giornale di Brescia
sabato 18 febbraio 2012

DARFO Al «partito bresciano» dei donatori delle macchine da scrivere, va un grazie sincero e un probabile... a risentirci. Padre Egidio Capitanio, il missionario di Gorzone di Darfo che dalle colonne del nostro giornale aveva bussato al cuore dei bresciani, dice «stop» alla raccolta delle vecchie Olivetti. Dopo aver imballato e fatto spedire una quarantina di macchine da scrivere (quindici quelle donate dai nostri lettori), il padre comboniano è tornato nel villaggio congolese di Dondi, dove vive da quarantaquattro anni. Senza sapere che qui, la corsa alla donazione delle macchine da scrivere non si è mai fermata: il Giornale di Brescia, i Comboniani di viale Venezia e il parroco di Gorzone, hanno fatto fronte a una valanga di telefonate provenienti da tutta la provincia. Obiettivo: far funzionare la scuola e l'ufficio «tuttofare» della missione. «Buongiorno, avrei una macchina da scrivere che è vecchiotta ma funziona ancora bene...», era l'incipit di ogni telefonata. Uno slancio di generosità tutta bresciana che ha fatto sorridere anche quando ci si è accorti di aver messo alle strette (in tutti i sensi) il parroco di Gorzone, don Paolo Bonardi («A casa mia non ci stanno più - ci aveva detto -. Non avete un magazzino»).
A occhio e croce, ne abbiamo contate almeno una quarantina: squilli di solidarietà arrivati dalla città ma anche da Collebeato, Bovezzo, Cologne, Fantecolo, Urago Mella, Gussago, Torbole Casaglia, Nave, Castegnato, Gardone Valtrompia, Lumezzane e da alcuni Comuni della Valcamonica. Qualcuno si era impegnato a raccogliere i vecchi nastri d'inchiostro, un'associazione del Garda era pronta a regalare vecchi computer ancora funzionanti, ma da subito l'offerta è stata declinata, visto che nel villaggio non arriva la corrente elettrica. Ed è stata proprio questa la difficoltà principale (anche nostra) nel contattare il sacerdote camuno (che, abbiamo capito, non è certo afflitto da dipendenza da telefono cellulare). Che fare? Proseguire con la raccolta o congelare l'idea? Da Brescia, ha «mediato» padre Eugenio e finalmente abbiamo avuto la sospirata risposta. «Fermatevi, per il momento bastano queste - ha chiesto padre Egidio -. Ma estendete il ringraziamento mio e di tutta la comunità di Dondi a tutte le persone che ci hanno dato una mano. Non pensavamo di avere tanti amici». Aggiungendo poi che «l'ultimo container spedito dall'Italia non è ancora arrivato e stiamo sperando che arrivi tutto intero».
Quindi, per ora, lasciate che le macchine da scrivere riposino nell'armadio ancora per un po': quando padre Egidio tornerà a Gorzone (pare non prima del prossimo autunno), lo incontreremo e decideremo il da farsi (nomi, indirizzi e numeri di telefono sono in buone mani...). Già così è una gran bella storia, scritta da voi con il cuore e una macchina da scrivere meccanica. 

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