Un banale passo carraio ha creato un caso politico a Lumezzane, O, meglio, si è trasformato in una buccia di banana sulla quale la giunta e l´intera maggioranza hanno rischiato seriamente di scivolare. Tutto è nato probabilmente da un «peccato veniale» commesso per assecondare le esigenze di un privato. Un peccato finito però in primo piano nell´ultimo Consiglio comunale, quando il provvedimento ha scatenato le polemiche dell´opposizione e ha costretto la giunta a giustificarsi.
LA STORIA. Nella seduta del 28 novembre scorso, ai consiglieri è stata chiesta l´approvazione, appunto, di un nuovo passo carrabile a favore di una residente nella zona del parco Avogadro che aveva bisogno di più spazio per entrare nella propria abitazione. Nel perimetro davanti al punto interessato dall´opera, però, esiste un piccolo parcheggio di proprietà comunale, e per superare l´ostacolo la stessa amministrazione ha chiesto con una convenzione 10 mila euro di indennizzo per costruire un´altra area di sosta sul territorio.
Nessun problema; se non fosse che i lavori, come ricordato dall´opposizione, erano già stati realizzati alcune settimane prima del Consiglio, con lo spostamento del muro di sostegno più a monte lungo la stessa via. In pratica al Consiglio è stato chiesto di approvare una scelta già fatta. Non solo: nel coro di no è spiccato anche quello, molto «acceso», del consigliere della Lega Nord Giorgio Festa: «Questa decisione che voi della Giunta ci state chiedendo mortifica il ruolo del consiglio comunale - ha accusato il consigliere leghista - perchè non possiamo discutere un´opera già realizzata». Il risultato: con 9 sì contro 9 no il provvedimento è stato cassato.
«E adesso chi pagherà per rimettere tutto come prima?», si sono chiesti dai banchi della minoranza sottolineando anche un presunto conflitto di interessi rappresentato dal fatto che il tecnico di cantiere era Mauro Sigurtà del Carroccio (il quale comunque non ha presenziato alla votazione).
AMMETTENDO l´errore, il sindaco Silverio Vivenzi ha parlato di una «scivolata» alla quale, ha promesso, «cercheremo di rimediare ripristinando la situazione iniziale con le entrate del Comune se necessario». L´imprevisto però, al di là della sostanza dell´intervento, ha aperto un caso nelle fila della maggioranza. Perchè il voto è avvenuto senza gli assenti Gianbattista Gnali e Rocco Ferraro del Pdl e, appunto, con il no di Festa. Ed è su questo presunto malumore interno che puntano l´indice le opposizioni, Pd e Civica per Lumezzane in particolare. L´attenzione è concentrata sul «ribelle» leghista Festa, spesso astenuto o contrario ai provvedimenti della gIunta. Non solo: il pidiellino Gnali, consigliere delegato alla caccia, si è dimesso per «motivi personali». Al suo posto, il 15 dicembre siederà Serafino Zani. (bresciaoggi 11/12/11)
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