Giornale di Brescia
giovedì 1 dicembre 2011, pag. 12 - Brescia e Provincia
Al tavolo della qualità dell'aria l'esempio di Lumezzane ha fatto discutere lo scorso anno. Attraverso l'intervento dell'ing. Andrea Capuzzi, assessore comunale, è infatti emerso come il Comune di Lumezzane ha detto da tempo addio alla sabbia lungo la strada contro il ghiaccio a favore del sale. Un fattore che se da un lato elimina una voce di costi, dall'altra abbatte sensibilmente la quantità di polveri fini sollevate nel passaggio dei veicoli nell'aria.
Strada aperta dunque al salgemma di derivazione naturale ed industriale «che ha la caratteristica di non danneggiare gli asfalti e di non devastare le strade a differenza della sabbia che comporta una lenta, ma costante, abrasione a danno dei manti».
L'idea varata già nel piano neve del 2010 della cittadina valgobbina è infatti di affidarsi solo e unicamente alle proprietà chimiche del sale, quale fondente, per abbassare il punto di fusione del ghiaccio, evitando di spargere tonnellate di sabbia lungo le strade ed i tornanti.
In più va detto che, a fronte di valori elevati di Pm10, si procede al lavaggio delle strade irrorandole con acqua.
«Già lo scorso anno, grazie alle ricerche dei nostri tecnici, siamo riusciti a testare con soddisfazione l'uso della salsa (ovvero i fluidi salati) al posto della miscela di sabbia. La segnaletica orizzontale non risulta cancellata e i danni all'asfalto sono davvero minimi, se non addirittura trascurabili» spiega l'assessore.
In più, come dicevamo, il lento logorio della sabbia sotto le ruote non diventa polvere fine che si spande nell'aria, a tutto vantaggio del contenimento dell'inquinamento. Un modello quello valgobbino che ha raccolto interesse anche in altri comuni della Valtrompia, Concesio in testa, e che non si esclude che possa essere importato e condiviso con notevoli vantaggi di risparmio e di impatto ecologico. Ora si tratta di verificare quante amministrazioni seguiranno questo esempio che comporta anche un certo risparmio. r. ma.
L'idea varata già nel piano neve del 2010 della cittadina valgobbina è infatti di affidarsi solo e unicamente alle proprietà chimiche del sale, quale fondente, per abbassare il punto di fusione del ghiaccio, evitando di spargere tonnellate di sabbia lungo le strade ed i tornanti.
In più va detto che, a fronte di valori elevati di Pm10, si procede al lavaggio delle strade irrorandole con acqua.
«Già lo scorso anno, grazie alle ricerche dei nostri tecnici, siamo riusciti a testare con soddisfazione l'uso della salsa (ovvero i fluidi salati) al posto della miscela di sabbia. La segnaletica orizzontale non risulta cancellata e i danni all'asfalto sono davvero minimi, se non addirittura trascurabili» spiega l'assessore.
In più, come dicevamo, il lento logorio della sabbia sotto le ruote non diventa polvere fine che si spande nell'aria, a tutto vantaggio del contenimento dell'inquinamento. Un modello quello valgobbino che ha raccolto interesse anche in altri comuni della Valtrompia, Concesio in testa, e che non si esclude che possa essere importato e condiviso con notevoli vantaggi di risparmio e di impatto ecologico. Ora si tratta di verificare quante amministrazioni seguiranno questo esempio che comporta anche un certo risparmio. r. ma.
ma non è il gelo che rompe le strade? L'acqua entra nelle crepe, di notte si ghiaccia e aumenta il suo volume, allargando pian pianino le crepe del manto stradale....
RispondiElimina