red.) Sparisce il punto nascita all’ospedale di Gardone Valtrompia. Il direttore generale dell’azienda ospedaliera Spedali Civili di Brescia ha illustrato il progetto di riorganizzazione del nosocomio valtrumplino.
Gli incontri hanno coinvolto le organizzazioni sindacali, gli operatori dell’area ostetrico ginecologica e neonatale (che è quella più coinvolta nella riorganizzazione), i direttori delle U.O. e i coordinatori infermieristici. Gli orientamenti aziendali sono stati inoltre illustrati ai sindaci della Valle per illustrare gli raccogliendo suggerimenti e chiarendo eventuali perplessità.
In particolare, è prevista la soppressione del punto nascita e del correlato servizio di neonatologia, “tenuto conto”, precisa una nota, “che la recente normativa prevede la soppressione dei punti nascita in cui si registrano nascite inferiori ai 500 parti/anno. Negli anni 2009 e 2010, tale livello minimo, considerato requisito essenziale per garantire adeguata assistenza alle pazienti, non è stato registrato e i dati dei primi nove mesi del 2011 lasciano prefigurare un numero di parti prossimo ai 400. Per garantire i necessari livelli di sicurezza alle pazienti interessate, si è ritenuto quindi di procedere ad una riorganizzazione dell’attività dell’ostetricia, fermo restando che l’attività di ginecologia continuerà ad essere erogata unitamente all’attività di monitoraggio per le donne gravide”.
E’ prevista invece l’apertura di un un nuovo reparto di sub-acuti dotato di 20 posti letto che sarà collocato al 7° piano dell’ospedale. Questi posti letto potranno essere utilizzati dai reparti dell’azienda per trasferire i pazienti che, superata la fase acuta, necessitano ancora di un’assistenza in ospedale, caratterizzata però da una più limitata intensità di cura. E’ inoltre previsto l’avvio di un’attività di ematologia gestita direttamente da personale medico di Ematologia del Civile, dove verranno erogate le stesse tipologie di prestazioni sotto il profilo quantitativo e qualitativo nei confronti dei pazienti residenti in Valtrompia, che potranno evitare di recarsi a Brescia.
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