Venerdì 29 Luglio 2011 PROVINCIA, pagina 29
In Valgobbia, ma anche nel resto della provincia, l'incredibile sembra essere diventato la normalità: ladri più o meno specializzati entrano nelle abitazioni prescelte a qualsiasi ora della notte, apparentemente incuranti della presenza dei proprietari. Nel caso di cui parliamo, però, i malviventi non avevano preso di mira un appartamento, ma una storica tabaccheria di Lumezzane.
Nella notte tra martedì e mercoledì, i soliti ignoti si sono arrampicati sul balcone dell'edificio che ospita la rivendita gestita da 55 anni dalla famiglia Usmati, si sono introdotti nell'appartamento degli esercenti mentre tutti dormivano, hanno cercato le chiavi del negozio nei pantaloni del nipote e, non trovandole, si sono diretti nell'androne della palazzina, sono scesi dalle scale e hanno scassinato il portoncino blindato che porta nel retro del negozio.
Da lì in poi il gioco è stato facile, perchè i visitatori sgraditi non sono nemmeno stati disturbati dall'antifurto; che per qualche motivo non è entrato in funzione. Senza fare rumore hanno poi letteralmente svaligiato il negozio. E oggi, oltre al dispiacere nel vedere gli scaffali vuoti, ai titolari e ai familiari rimane una buona dose di preoccupazione.
«I miei genitori e mia sorella con il figlio venticinquenne vivono proprio sopra la tabaccheria - racconta Patrizia Usmati, figlia e collaboratrice nell'impresa familiare -; i ladri sono entrati in casa tra mezzanotte e le cinque, e nessuno ha visto né sentito nulla. Non siamo ancora riusciti a quantificare la perdita, ma ora c'è il timore per il domani».
I carabinieri della compagnia di Gardone e della stazione di Lumezzane per ora non hanno indizi, ma la gente non è tranquilla e della Lumezzane che sembra assediata dai ladri si è parlato anche nell'ultimo consiglio comunale. E sempre a questo proposito, il gruppo Facebook «Generazione Lumezzanese» ha proposto ai cittadini e al Comune di munirsi di una vigilanza privata per il pattugliamento notturno del territorio.
bresciaoggi
Nella notte tra martedì e mercoledì, i soliti ignoti si sono arrampicati sul balcone dell'edificio che ospita la rivendita gestita da 55 anni dalla famiglia Usmati, si sono introdotti nell'appartamento degli esercenti mentre tutti dormivano, hanno cercato le chiavi del negozio nei pantaloni del nipote e, non trovandole, si sono diretti nell'androne della palazzina, sono scesi dalle scale e hanno scassinato il portoncino blindato che porta nel retro del negozio.
Da lì in poi il gioco è stato facile, perchè i visitatori sgraditi non sono nemmeno stati disturbati dall'antifurto; che per qualche motivo non è entrato in funzione. Senza fare rumore hanno poi letteralmente svaligiato il negozio. E oggi, oltre al dispiacere nel vedere gli scaffali vuoti, ai titolari e ai familiari rimane una buona dose di preoccupazione.
«I miei genitori e mia sorella con il figlio venticinquenne vivono proprio sopra la tabaccheria - racconta Patrizia Usmati, figlia e collaboratrice nell'impresa familiare -; i ladri sono entrati in casa tra mezzanotte e le cinque, e nessuno ha visto né sentito nulla. Non siamo ancora riusciti a quantificare la perdita, ma ora c'è il timore per il domani».
I carabinieri della compagnia di Gardone e della stazione di Lumezzane per ora non hanno indizi, ma la gente non è tranquilla e della Lumezzane che sembra assediata dai ladri si è parlato anche nell'ultimo consiglio comunale. E sempre a questo proposito, il gruppo Facebook «Generazione Lumezzanese» ha proposto ai cittadini e al Comune di munirsi di una vigilanza privata per il pattugliamento notturno del territorio.
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