Misure del Comune per aiutare chi è in difficoltà sul canone e
compensare gli eventuali aumenti «alle stelle» della Tari. La crisi e la
mancanza di lavoro stanno colpendo le famiglie, in difficoltà su
affitti e imposte. La Regione si farà carico di una parte dei canoni e
anche Lumezzane nei giorni scorsi ha detto «sì» alla proposta del
Pirellone: come prima azione concreta, da lunedì è aperto uno sportello
affitto.
LA SECONDA misura è un intervento da 30mila euro per
partecipare al meccanismo degli aiuti regionali: il Comune può
finanziare fino al 40% delle domande sui canoni d´affitto che hanno
avuto il via libera. Chi può approfittare dei contributi regionali e
comunali è chi ha un indice Isee o Fsa non oltre 9.500 euro, anche nelle
famiglie dove convivono due pensioni minime. Aiuti «fissi», da 1.500 a 2
mila euro, per gli indici da 5.500 fino alla soglia e le persone che
stanno passando al canone moderato. Oltre a questi, la Regione riconosce
fino a 8 milioni di euro ai Comuni che prendono altre iniziative sugli
affitti. I valgobbini si vedranno poi recapitare la quota della Tari, la
tassa sui rifiuti: entro il 30 settembre la prima rata e il 31 marzo la
seconda.
Tra le categorie più penalizzate ci sono negozi, titolari
di ortofrutta e ristoratori, all´insegna del «più sporchi, più paghi»:
Tares aumentata anche 4 volte sulla vecchia Tarsu (prima c´era la Tarsu,
poi Tares, ora Tari). L´amministrazione ha così rivisto i coefficienti e
potrebbe ridurre fino al 15% l´importo. Inoltre aiuterà le famiglie che
devono pagare 30 euro in più di prima e i negozi che devono sostenere
100 euro di aumenti. Una famiglia che pagava 180 euro di Tares e ora
230, ne verserà 210: il resto sarà a carico del Comune.F.ZIZ. BRESCIAOGGI
Nessun commento:
Posta un commento