mercoledì 9 aprile 2014

Gioco d´azzardo: fissata la mappa del «game over»

Lumezzane non è immune dal fenomeno del gioco d´azzardo che degenera in patologia.
Si moltiplicano gli schiavi di videopoker e scommesse sportive che cercano aiuto alla Caritas ed entrano in contatto con gli sportelli «Gli Acrobati» di Concesio e Gardone Valtrompia. E, nonostante il Comune, dopo i solleciti dalle associazioni e dalla consulta sociale, non abbia ancora aderito al manifesto dei sindaci contro il gioco d´azzardo, nei giorni scorsi la Giunta ha però approvato una mappa dei luoghi sensibili.
La legge regionale del 24 gennaio, infatti, vieta l´installazione in locali, bar, ristoranti e centri commerciali di nuove macchinette per il gioco d´azzardo a meno di 500 metri da edifici quali scuole, oratori, chiese e centri religiosi, impianti sportivi e residenze sanitarie.
L´assessore al Commercio e attività produttive Rosanna Saleri, con l´aiuto del dirigente dell´ufficio tecnico Gian Piero Pedretti, ha presentato una cartina del territorio indicando gli spazi entro i quali non si possono collocare nuovi apparecchi. Il provvedimento salva invece le macchinette già installate fino alla sua entrata in vigore, il 24 gennaio appunto, anche se non rispettano le distanze e nei casi di sostituzione. Ma come riporta la delibera, si possono installare nuove macchinette rispettando le distanze (scarsi, in realtà, gli spazi disponibili) e presentando la documentazione Scia.
Oltre alla mappa, il Comune avvierà un censimento sugli apparecchi di gioco d´azzardo montati prima della nuova legge tramite le autocertificazioni dei locali o dai dati forniti dai Monopoli di Stato.
E sulle critiche per il fatto che Lumezzane non abbia ancora aderito al Manifesto dei sindaci, l´assessore alla Polizia e sicurezza Cosimo Alemanno sottolinea come «la Valgobbia sia uno dei pochi paesi in provincia a fare una vera lotta: la denuncia a un bar per le macchinette non regolari mesi fa è la prova».F.Z.

Bresciaoggi 

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