Scelta la localizzazione in località Dosso Boscone, a Concesio, e confermata l´idea di realizzarlo in galleria, ora è solo questione di tempi tecnici e di carte. Quelle non mancano mai. Ma a che punto siamo? «Il progetto è stato inserito nel piano degli investimenti dell´Ato che metterà a disposizione circa 25 milioni di euro per avviare i lavori e per coprire le fideiussioni necessarie per la realizzazione - risponde Gianmaria Giraudini, sindaco di Villa Carcina -. Stiamo concludendo gli studi di fattibilità e siamo in procinto di aprire i bandi, fermo restando che adesso sono al vaglio varie imprese che si esprimeranno su capitolati e garanzie».
In effetti il nodo è proprio questo: ora bisogna individuare un gestore unico del ciclo integrato a livello provinciale in grado di garantire la realizzazione dell´opera e che possa sostenere il piano finanziario. Nei giorni scorsi l´amministrazione di Villa Carcina ha incontrato la popolazione per fare il punto della situazione: una serata con l´assessore all´Ambiente Claudio Belleri, Bruno Bettinsoli e Fabrizio Veronesi, rispettivamente presidente e responsabile dell´Area tecnica della Comunità montana.
«È stata fatta la cronistoria che ci ha portato, grazie all´interesse di tutti i sindaci della valle, al punto in cui ci troviamo oggi - racconta Giraudini, anche lui presente alla serata -. La scelta di costruire un depuratore in ipogeo è stata apprezzata da tutta la platea. «Siamo riusciti a intervenire su un pezzo di storia che sembrava già scritta - continua il primo cittadino - e abbiamo trovato una soluzione alternativa al piano che occupava parte del suolo di Cailina».
Insomma, i rappresentati dei comuni sono sempre stati d´accordo su alcuni punti e la coesione ha portato a quello che si potrebbe definire «non un via, ma un pronti a partire» basato sul risparmio del suolo. Un´ultima domanda: chi pagherà tutto? «Il costo sarà coperto dalle quote in bollette a carico dei contribuenti», conclude Giraudini.
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